I Edizione - settembre 2013

II Edizione (prima cartacea) - marzo 2021

© di Franco Della Rosa

 

Questo informale libro autobiografico

descrive fedelmente la mia vita passata e presente

alla pari di quella di un secondo dopo guerra,

ove la popolazione però  è stata sterminata

e sostituita con una estranea, aliena, anonima e individualista.

La fine di quella vita di paese in comune - di una grande famiglia -

ora dispersa e diluita tra un'avvilente periferia "urbana"

e i residui di un centro antico deliberatamente storpiato ogni giorno.

 

www.grupporicercafotografica.it

dellarosa.f@gmail.com

 

 

Il libro, primo in formato tipografico, di sole 100 copie, è disponibile da marzo 2021,

con ampie aggiunte di contenuti rispetto alla prima edizione pdf,

presso le Edicole amerine "Ciuchi", "Lisciarelli" e "Serafina"

o, quando presente, dall'Autore.

In web cliccando sull'immagine di copertina, sopra.

 

Il libro è consultabile presso:

- la Sede del Gruppo Ricerca Fotografica - CH-Cumün da Val Müstair – Grischun;

- la Kantonsbibliothek Graubünden - Karlihofplatz - CH-7001 Chur;

- la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma;

 - la Biblioteca comunale di Ameria.

 

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Via Roscia da Sexto Ròscio Amerino

 

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Caro Franco,

 

ho seguito le tue indicazioni e ho letto il tuo ultimo libro tutto d'un fiato.

L'ho trovato molto bello e struggente per i luoghi e i personaggi che hai citato

... potrebbe essere usato per la trama di un film, ....

personaggi amerini  che ricordo anch'io, in quella Amelia che abbiamo vissuto da ragazzi,

quando con il vicinato si era un'unica famiglia,

e se facevi corbellerie, ti riprendevano con la loro autorevolezza sia il calzolaio

(avevo uno Peppe detto Pistola), il fornaio ... .

 

Renzo Varazzi - 15 settembre 2013

 

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Via Roscia riassume la mia infanzia e la vita in comune.

 

Questo sunto invece traccia a grandi linee l’esperienza degli anni successivi.

Sessant’anni spesi, per la maggior parte sul posto, a rispettare, proseguire e a tentar di tramandare

la ricca identità culturale ereditata dalla mia Comunità.

A quattordici anni il Campo Scuola d’incontro giovanile all’Abetone agevola la comprensione della tradizione,

apre la strada su nuovi orizzonti e mi avvia verso l’impegno sociale favorito dal nascente ‘68.

Tre anni dopo tre Campi di Lavoro di volontariato civile, a 17, 18 e 20 anni, con estati passate in Germania

a costruire case per operai tedeschi, in Francia ad assicurare un’abitazione a Gitani stanziali e

sui Monti piacentini con disabili, hanno contribuito a consolidare l’orientamento intrapreso.

Nello stesso periodo tre Associazioni Culturali fondate tra amici avviano il lavoro di tutela, valorizzazione e

concreta proposta costruttiva per il proprio territorio finito poi trent’anni più tardi, a causa dell'ostinata opposizione della

pubblica amministrazione formata da palazzinari e dal disinteresse della popolazione alfabetizzata

sostenuta dalla comunità metropolitana immigrata, nel più completo imbarbarimento.

L’Associazione Ameria-Umbra, tuttora esistente, oggi limitata all’attività musicale

fu base vitale per la rinascita di Interessi Culturali Comuni in loco da tempo sopiti.

Il Gruppo Archeologico punto d’incontro di molti giovani che divenne fucina e stimolo di ricerca, studio

e lavoro nell’intera Provincia ed anche oltre ancora presente a Guardea con Attività ed un Periodico.

Il Gruppo Ricerca Fotografica, oggi con attività in piacevole esilio, oltre a salvare e produrre documentazione

ha edito in tanti anni numerose Pubblicazioni e allestito Mostre (oltre 170 risultati).

L’attività lavorativa Pubblica, fondata sullo sfruttamento, si è conclusa dopo aver

dato “tre” per tutto il cammino ricevendo “uno” con grandi danni irreversibili per il resto della vita.

“Uno” integrato parzialmente dalla saltuaria ed ufficiale libera Professione in parte ricca di soddisfazioni e

in parte pesantemente disturbata dal degrado altrui.

 

Il tramonto avanza ma la giornata è stata molto luminosa!

CH-Cümun da Val Müstair, 23 settembre 2013

 

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Franco, capisco il tuo rammarico sulle sorti di questa città, sei stato molto lungimirante negli anni passati e avevi

indicato con le tue ricerche e i tuoi  studi la strada da percorrere relativa a un possibile futuro sviluppo armonico,
salvaguardando il passato ... basti pensare, per esempio, alla problematica dei parcheggi nel Centro storico,

oppure al recupero dei fabbricati rurali nelle nostre campagne, al P.R.G. ... tutto il tuo sito sta lì a dimostrarlo,

l'ho suggerito a molti che visitandolo, restano profondamente colpiti ... che devo dirti, scopro da qualche anno,

grazie anche ad alcune persone immigrate che l'opinione pubblica locale sta finalmente aprendo gli occhi

su questa nostra città che resta ancora bella, malgrado le aggressioni subite.
L'attuale crisi, di valori innanzitutto, che stiamo attraversando ha ampliato queste situazioni facendole esplodere ...

non c'è un cantiere pubblico ad Amelia che non presenti problemi ... non fartene un cruccio, hai fatto tutto il
possibile e oltre ...... chi vuole può leggerti e scoprire che sarebbe stata tutt'altra cosa ...

 

un caro saluto ...

Renzo - 5 novembre 2013

 

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Ho sfogliato o meglio ancora, letto il tuo ultimo libro "Via Roscia": bellissimo!!

Pur essendo più "piccola" di qualche anno,

ho provato una grande emozione nel rivivere antichi ricordi di luoghi e persone della mia infanzia.

Un grazie particolare per aver ricordato il mio prozio Olimpiade (tante sue foto a me mancano).

 

Ciao Carla (Maria Ceccarelli)

Narni, 3 ottobre 2013

 

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Ho letto il suo "Via Roscia", un bellissimo libro davvero, toccante, che non sto nemmeno a commentare.  ...

 

Cristian Corvi

Bologna, 23 giugno 2014