"Interventi" e-mail e non

oggi www.grupporicercafotografica.it
pagine visitabili circa 7.200
Alcuni anni fa l’architetto Franco Della Rosa ha trovato a Stelvio un nuovo "piccolo focolare".
Presto si è trovato bene con la terra e la gente che hanno suscitato in lui l’interesse
sia per la storia e lo sviluppo del paese che per la flora e la fauna,
proprio come un vero "Stilfser", cioè un abitante di Stelvio.
Le sue ricerche e raccolte ora sono presentate in un libro.
Gli sono molto grato per questa sua iniziativa, fino adesso esistono solo poche pubblicazioni
in lingua italiana sul paese di montagna retoromano Stelvio e dei suoi abitanti.
Mi auguro che questo libro possa contribuire ad avvicinare e far conoscere
ai concittadini di lingua italiana questo territorio.
Il sindaco
Hofer cav. Josef
Stelvio (Bolzano), gennaio 1997
Egregio Dottore,
La ringrazio cordialmente per la Sua generosità di spedirmi
una copia del Suo bellissimo e ricco libro sul paese di Stelvio.
Con il suo libro Lei si merita di essere mediatore fra le culture e le regioni.
Penso, che l'Europa possa unirsi, se gente come Lei cerca di far comprendere
ai forestieri un'antica cultura montana.
Distinti saluti
Prof. Rainer Loose
D-Mössingen - 28 april 1997
*
Vagavo per la rete in cerca di delucidazioni e spunti
per la scelta di un tema d'esame per un corso di Rilievo architettonico,
e mi sono imbattuto sul suo sito.
Sono uno studente di Architettura a Roma e abito a Terni,
e mi interessava analizzare qualcosa del mio comprensorio.
Saprebbe darmi qualche consiglio, ed eventualmente qualche suggerimento?
Mi ha suscitato interesse la chiesa di S. Pellegrino, che non ho mai visto,
e non so neanche dove si trova .......
Può darmi qualche dritta?
Grazie, Alessandro
Piccole pubblicazioni presso la Biblioteca Comunale di Terni ....
Sicuramente materiale utile per essere approfondito.
Arrivederci.
Franco Della Rosa
Terni - 11 marzo 2003
*
Gent.mo signor Franco,
sono suor Maria Floriana, una suora delle Terziarie Francescane della Beata Angelina,
sono nella stessa casa in cui è suor Maria Adeodata che tu conosci.
Sono andata a vedere il tuo sito in internet e mi sono resa conto
che state realizzando delle ricerche sulla chiesa di Guardea e sui Conti di Marsciano.
Sono stata lì nella primavera del 2001 con un fotografo a riprendere
l'immagine della Beata Angelina nel quadro che si trova a destra entrando in chiesa.
Avevo chiesto al Parroco se aveva notizie sia della chiesa
che del quadro fatto eseguire dai Conti di Marsciano.
Mi aveva risposto che aveva incaricato un esperto che stava realizzando
un'opera in proposito, ma che ancora non era pronta.
Lui non sapeva molto della storia di Guardea, della chiesa e del quadro.
Noi, qui a Foligno, nel mese di ottobre, dovremo realizzare
una mostra fotografica con tutte le immagini della nostra Fondatrice.
Già una prima mostra è stata realizzata a Montegiove nel castello dove è nata la Beata Angelina.
Siamo nel sesto centenario dell'approvazione della nostra congregazione: esattamente il 14 gennaio 1403.
Siamo interessate a tutto ciò che riguarda la nostra Fondatrice e i Conti di Marsciano.
Vorrei quindi pregarti che se hai del materiale che riguarda noi,
come discendenti dei Conti di Marsciano, o la Beata Angelina,
o la storia di Guardea, puoi mandarcelo o dirmi come fare per procurarcelo.
Ti ringrazio per quello che puoi fare.
Ti manda tanti saluti suor Maria Adeodata.
Suor Maria Floriana
Beata Angelina e i Conti di Marsciano.
Ho letto la nota allegata e posso segnalare quanto segue:
- alcune notizie sui Conti di Marsciano sono in "Archeologia" n. 27/1997
e in varie relazioni riferite al trasferimento di Guardea Vecchia dal monte
al piano sottostante come ad es. nel n. 26/1996
(Archeologia è consultabile sul nostro sito voce ARCHEOLOGIA
consultando l'indice quindi aprendo il numero del periodico);
- altre notizie sono in due volumi pubblicati su Guardea
che posso inviare separatamente per posta
(avrei però bisogno dell'indirizzo esatto da utilizzare);
- ulteriori informazioni possono essere chieste alla prof.ssa Medori Claudia,
responsabile del Gruppo Archeologico Guardeese, scrivendo
a cmedori@libero.it anche a mio nome o telefonando al n. 0744 903746
e chiedendo anche del testamento del canonico don Salvatore Luzi;
- non ho notizie invece sull'impegno del parroco riferito allo studio
del quadro riguardante la Beata Angelina anche perché ultimamente
è stato sostituito da un altro parroco straniero.
Sicuramente tra Archeologia, le due pubblicazioni su Guardea
e le informazioni che può dare la Medori, qualche notizia in più si può raccogliere.
Ringrazio per i saluti di suor Adeodata. Avevo un impegno con lei
di passare con un comune amico (Roberto) che purtroppo
per problemi di salute del figlio più piccolo abbiamo dovuto rimandare.
Aspetto una risposta.
Franco Della Rosa
Foligno - 24 giugno 2003
*
osa,
Il gentile signor Marcello
Perelli mi ha cortesemente inviato tre copie dell'opera
"Palmirani - l'esegeta dell'ex libris". Nel pacco era accluso anche un
interessante volume da lei compilato e sotto la copertina ho trovato il suo
biglietto da visita dal quale ho potuto rilevare l'indirizzo e.mail.
Per questa via le esprimo le mie
più sincere congratulazioni per l'edizione
dell'opera exlibristica. Si era pensato di riprendere le caratteristiche dei
primi volumi dell'Accademia dell'ex libris editi dalla Temi, ma va rilevato
con piacere che il modello è stato di gran lunga superato grazie alle sue
esperte cure che hanno migliorato e perfezionato ogni caratteristica
editoriale.
Quindi grazie e cordiali
felicitazioni.
Mi sono affrettato ad inviare una copia del libro a Londra al
dott. Gianfranco Nicoli, editore
del sito "www.artifexlibris.com"
dedicato alle
opere exlibristiche, nel quale verrà inserita, al più presto, un'ampia
recensione con testo italiano e inglese, corredato da illustrazioni.
Ho molto apprezzato la selezione delle sue fotografie. Sono appassionato di
fotografia e cinematografia da settant'anni. Diciamo dalla lastra al
digitale, dalla Pathé-baby alla videocamera.
Ho occasionalmente pubblicato articoli sul "Progresso fotografico" e su
"Fotografare", quindi mi permetto, più per anzianità di servizio che per i
risultati conseguiti, di ripetere che tutte le immagini da lei proposte
denotano una spiccata sensibilità di percezione. Alcune foto sono autentici
capolavori.
Dal catalogo ho rilevato che lei ha pubblicato un notevole numero di opere,
alcune delle quali destano la mia curiosità. Si possono acquistare?
È possibile conoscere i prezzi? Le sarò
grato se vorrà darmi qualche notizia in proposito.
Considero con simpatia questo primo incontro e mi auguro che possa generare
rapporti di reciproco interesse.
Cordiali saluti.
Egisto Bragaglia
Bolzano - 2 agosto 2003
*
Il suo sito mi è sempre piaciuto. Ho visto la realizzazione in Loc. Palazzone
è molto bella.
Quattro cose mi hanno colpito:
- la pulizia dei materiali San Marco dopo la posa
(non è facile vedere materiale così pulito dopo la posa)
- la bellezza del complesso
- le scritte che, mi pare, ci siano sotto le tavelle della cornice
e che non sono riuscito a decifrare
- la fotografia della torre palombara è splendida e rende merito alla stessa.
Complimenti, anche se non ce n'è bisogno!
Cordialmente
Gianfranco Lenzi
Giustamente sotto una pianella vi è una scritta che contempla il nome del proprietario,
il mio e quello degli operai nonché la data di realizzazione dei lavori.
Il mattone San Marco sotto le mani della Ditta Bericocchi e le mie raccomandazioni non può che restare pulito.
Noi ci teniamo, qui cemento non esiste e la pulizia è fatta prima che sia troppo tardi!
Comunque il sito l'ho aggiornato appena oggi anche per Moretti-Rossi e per l'ingresso dell'Oasi.
Il mio è un sito modesto in continuo aggiustamento.
Di nuovo ho inserito anche due pubblicazioni, una di fotografia (B&N con circa 40 immagini visibili)
ed una di ex-libris (Remo Palmirani - l'esegeta dell'ex libris).
Come troverò il tempo per passare o ci sarà possibilità d'incontro farò avere una copia.
Grazie per il commento positivo è una soddisfazione che invoglia a continuare.
Cordialmente.
Franco Della Rosa
Perugia - 29 ottobre 2003
*
www.grupporicercafotografica.it
a: IL TERRITORIO - Editore
Pubblicazione
"Rieti - La città e la Valle Santa"
Ho avuto modo di consultare il libretto sopra richiamato,
scritto da Ileana Tozzi,
constatando che una carta opaca ed un carattere più appropriato
sarebbe stato molto più adatto alla lettura.
Devo anche aggiungere che conosco la realtà poco felice
di Rieti e del territorio,
nonché quella dei paesi e degli agglomerati alquanto spopolati
e malmessi.
La "guida" vive di una rigida selezione di opere ereditate
dal passato ma la realtà è ben diversa,
quindi maggiore realismo per non ingannare ed ingannarsi non è
mai fuori luogo.
Cordialmente.
Franco Della Rosa
Gentile Franco,
ti ringraziamo vivamente per la tua segnalazione bibliografica e per la tua
recensione.
Ci saranno molto utili nel nostro lavoro di valorizzazione del Cammino di
Francesco e della Valle Santa.
Grazie per aver scritto e a presto lungo i sentieri del Cammino di Francesco.
Beatrice Benedetto
Cammino di Francesco
http://www.camminodifrancesco.it/
http://www.apt.rieti.it/
Rieti - 26 giugno 2004
*
All'att.ne del Sig. Direttore di COSTRUIRE IN LATERIZIO
Gianfranco Di Cesare,
quest'oggi osservando il Suo periodico,
che da anni ricevo gratuitamente senza sapere chi me lo offre,
ho osservato in prima di copertina una foto di San Gimignano
che mostra una piazza che offende la Città e la Storia Edilizia!
Non sono pochi gli scempi nella nostra repubblica ma questo
merita l'ergastolo per chi l'ha ideato, progettato, approvato
e costruito (possibilmente esteso agli eredi per precauzione)!
Distintamente
Franco Della Rosa
N.B. referenze nel sito web www.grupporicercafotografica.it - voce un autore
Gentile Architetto,
rispondo volentieri alla Sua e-mail, anche se devo confessarle un certo imbarazzo nel formulare una replica.
Non entro nel merito delle Sue forti critiche ... dopo tutto si tratta del rifacimento
di una superficie
pedonale un tempo rivestita in laterizio.
Per quanto riguarda la pavimentazione della piazza (piazza delle Erbe a S.
Gimignano),
questa è stata progettata dall'Ufficio tecnico del comune e realizzata dal Ferrone
con uno dei migliori cotti toscani (prima era asfaltata).
Mi avrebbe fatto piacere, mi creda, conoscere un po' meglio le motivazioni
alla base degli apprezzamenti espressi.
Un' ultima cosa.
Mi faccia sapere se gradisce continuare a ricevere la rivista.
Non vorrei importunarLa con qualcosa che Le arreca disturbo.
Con i migliori saluti.
Gianfranco Di Cesare
Roma - 4 novembre 2004
*
*
Salve,
sono Fabio Guerrini, studio Architettura presso la Facoltà di Valle Giulia a Roma.
Sto seguendo il corso di Rilievo dell'Architettura ed essendo di Ameria
ho scelto come oggetto del mio studio la Torre Civica Comunale.
Ho visitato il suo sito e all'ufficio tecnico del Comune
mi è stato fatto il suo nome per le sue competenze in materia;
a riguardo volevo chiedere se ha materiale bibliografico e cartografico
e se gentilmente può essermi di aiuto.
La ringrazio anticipatamente, spero di ricevere presto sue notizie.
www.grupporicercafotografica.it
In passato ho prodotto e pubblicato molto materiale
sia grafico che storico al riguardo.
Attualmente non mi interesso di questo luogo imbarbarito
che da anni odio profondamente.
Il sito sopra citato contiene indicazioni.
Franco Della Rosa
*
Estimadísimo Arq.
Della Rosa:
Ha sido una hermosa sorpresa encontrar su mensaje, que le agradezco de todo
corazón. Visitaré su sitio web sin falta y con mucho gusto. Por cierto,
seguimos editando nuestros libros en Fundación Antorchas. En este momento
hay una exposición en Fundación Proa con las fotos del último de estos
libros: "Aborígenes del Gran Chaco". Yo también le deseo mucho trabajo en
esta pasión común por la historia de nuestras fotografías y le envío mi más
cordial saludo.
Luis Priamo
RA-Buenos Aires - 4 maggio 2005
*
Mi ha quasi commosso!
Milena
*
Nei giorni di viaggio in
Sud-Tirolo ho potuto apprezzare le sue capacità organizzative,
culturali ma soprattutto le sue qualità umane.
Grazie per avermi fatto conoscere ambienti speciali e persone simpatiche e
cordiali.
Non potendo esprimere in altro modo la mia gratitudine
mi permetto di inviarle a ricordo della vacanza due miei modesti lavori
ispirati dalla bellissima gita.
Cordiali saluti
Litiana Balzi
Perugia - 15 giugno 2005
Franco carissimo, ho fatto un
giro, un altro, sul tuo sito. Bello! un
giorno mi dirai come hai fatto, in quegli stessi anni in cui mi sembra di
non aver combinato quasi nulla (o poco), ad aver scritto, pubblicato,
scattato, stampato, disegnato, restaurato, relazionato ... (oltre naturalmente
ad aver lavorato) così tanto come ho visto, un po' di corsa, mi scuserai,
sei sorprendente, davvero. ...
Prof.ssa Maria Luisa Scano
Perugia - 25 giugno 2005
Cordialmente.
Franco Della Rosa
Al sig. Architetto Franco Della Rosa,
mi congratulo innanzi tutto per l'efficientissima rete di informazione alla quale Lei attinge:
che Le ha permesso di consultare il manuale "agriturismo nella Tuscia",
ed avere il tempo di spedire il suo crudo messaggio due giorni prima della presentazione ufficiale.
Il Suo messaggio mi è stato girato dal mio Dirigente di Settore, e mi presento subito.
Sono l'estensore materiale della raccolta che Lei mette all'indice perché di "agriturismo non c'è traccia".
Sappia che condivido il Suo parere.
Ma la sfido a trovare la possibilità di rintracciare qualcosa che sia riconducibile
e/o compatibile al significato letterale del termine in termini di economicità,
tempi lavoro, HHCPT, complementarietà e connessione con l'attività agricola,
asseverazioni Asl, soddisfazione dell'utente medio; e, non ultimo,
il concetto corrente di agricoltura (certamente ben lontano da quello di 50 anni fa, quando sono nata io)
con il quale probabilmente l'imprenditore che imbocca questa strada si trova a confrontarsi.
Naturalmente tutto questo non giustifica, nella mia coscienza,
la sistematica distruzione del nostro patrimonio culturale rurale.
Anzi, concretizza ragione e motivo di autentico rincrescimento e dolore.
Ma, dovendo prendere atto della situazione concreta,
ho pensato comunque di fare questo lavoro a servizio di chi, fra i tanti,
coltiva, magari in maniera larvata, il desiderio (probabilmente autentico)
di disseppellire le proprie radici dalla rovina del consumismo.
Con simpatia
Maria Candida Rizzo
Alla sig.ra Maria Candida Rizzo,
faccio seguito alla Sua nota per rassicuraLa che la pubblicazione
mi è stata mostrata spontaneamente da persona con spiccato attaccamento alla propria terra
(conoscendo da molti anni il mio impegno sociale). Lungi quindi da altri motivi.
Se Lei ritiene di non aver contribuito fattivamente a “sfasciare” l’Italia
come ho tentato per oltre trenta anni io, non è certo responsabile del degrado dell’imbarbarimento
e delle pazzesche problematiche attuali. Comunque, il mio “crudo messaggio”,
a fronte di un’altra realtà nazionale - quella dell’Alto Adige, non poteva e non può che essere quello già esternato.
Tutto ciò ha una matrice comune (con esclusione dell’Alto Adige,
unica parte della repubblica che si può chiamare Italia, luogo dove in prevalenza si parla tedesco!)
ed è riassunta in tre letterine apparentemente innocenti e promettenti “progresso”:
PRG (piano regolatore generale). Strumento di pianificazione comunale, in ogni dove, scellerato e devastante.
Sappia che non esiste in Italia un piano regolatore legale.
Sappia che i piani regolatori, con le loro false previsioni temporali di incrementi demografici
(giustificazione essenziale per poter progettare nuove zone edificatorie, infrastrutturali, di servizi ecc. ecc.)
associati al menefreghismo politico pilotato dall’interesse individuale,
hanno di fatto causato l’abbandono dei centri antichi, della campagna e dell’edilizia rurale
e inventato la costruzione di aberranti periferie urbane,
provocando la morte di ogni realtà culturale, artigianale, sociale, tradizionale ecc..
Sappia che nella nostra repubblica disponiamo in media di tre abitazioni a testa pari a circa 900 mc. pro-capite.
E se oggi nell’inconscio ribollono sensazioni incontrollate di folclore,
sappia che un passato morto non si può risuscitare, è realtà irreversibile.
Concludendo (perché l’argomento non può essere evaso per posta e in quattro righe),
il mio “crudo messaggio” corrisponde ad una semplice e sconcertante presa d’atto.
Le posso assicurare che se la pubblicazione l’avessi soltanto osservata in copertina
avrei espresso la stessa impressione, perché la nostra realtà nazionale è ormai da tempo questa;
surrogato di un glorioso passato.
Le ricordo di approfittare del consiglio dato con la precedente nota;
nel Sud-Tirolo, il contadino vive e lavora (sostenuto dalla Provincia che non sperpera soldi
per alimentare nuove periferie urbane) anche a 1900 metri di quota
garantendo permanenza occupazione ospitalità e tutela del territorio e, le assicuro, faticando.
Dimenticavo: la soluzione del problema, ossia il ripristino dell’equilibrio perso,
passa solo attraverso la demolizione della periferia urbana
ed il riuso delle “seconde-terze-quarte case …” come residenza;
crede che qualcuno interverrà?
E’ più facile essere sommersi dall’immigrazione
e diventare stranieri in casa propria come sta avvenendo
grazie all'incoscienza nazionale!
Cordialmente.
Franco Della Rosa
Viterbo - 16 luglio 2005
*
Gentile architetto Della Rosa,
le invio questo messaggio per informarla d’aver ricevuto le due buste che cortesemente mi ha inviato,
contenenti ben più materiale di quello che le avevo chiesto per approfondire le mie ricerche
ed affrontare in modo “organico” lo studio sulle Mura Poligonali e, per questo, la ringrazio molto.
Realmente, mi ha impressionato la grande quantità di opere pubblicate ed attività svolte
dal Gruppo Ricerca Fotografica, ed in particolare da lei, fatto che dimostra la grande passione
e dedizione poste in quest’impegno da molto tempo (anni “60?).
Con grande interesse ho consultato i 31 numeri della rivista ARCHEOLOGIA,
prodotta dal Gruppo Archeologico Amerino (poi Amerino e Guardeese ed infine Guardeese),
di cui lei è stato (e forse tuttora è) il direttore. Le informazioni in esse contenute, comprese alcune
riguardanti le Mura Poligonali esistenti in varie località e i convegni di Alatri sull’argomento,
sono talmente varie e tante da richiedere del tempo, per essere valutate ed approfondite,
cosa che non mancherò di fare.
In merito a queste riviste, mi permetta di chiederle se il n° 30 è stato l’ultimo pubblicato da voi,
oppure l’ultimo del quale s’è occupato in qualità di direttore?
Molto belli, anche i 19 ex libris dai legni originali, che considero veri oggetti d’Arte.
Per quanto riguarda i vari volumi, poi, le devo commentare che li reputo davvero molto belli e,
per affrontare temi diversi tra loro ma sempre legati alla terra dove vive, per certi versi preziosi.
Certamente, senza l’apporto suo e dei suoi collaboratori, questi volumi
non sarebbero potuti essere pubblicati e quei temi non sarebbero stati affrontati,
e neppure divulgati. In particolare, per l’immediatezza del messaggio,
mi voglio complimentare per le fotografie pubblicate in B & N,
alcune delle quali mi sono sembrate molto ben fatte, sia per il soggetto scelto,
sia per l’inquadratura e la composizione.
Il volume che più m’interessa, ovviamente, è MURATURE IN OPERA POLIGONALE,
che ho già letto e che m’ha dato molti spunti di riflessione e di ricerca,
alcuni dei quali vorrò sottoporle in altra opportunità.
A proposito del restante materiale, naturalmente, così come le commentavo attorno alle riviste,
mi riservo di ”ritagliarmi” del tempo per leggerlo con calma e, al momento opportuno,
sottoporle i commenti che tale lettura mi stimolerà.
Per contraccambiare l’invio di quel materiale, che generosamente mi ha voluto regalare,
è mia intenzione farle avere qualche pubblicazione pertinente a tematiche similari,
ma incentrate sul territorio dove vivo e, tra questo, anche alcuni miei scritti.
In un primo tempo avrei voluto spedire tutto via posta, così come lei ha fatto, ma poi,
in vista di una vicina prossima visita in Ameria, ho pensato d’aspettare,
per poterglielo portare personalmente, così da conoscerla e conversare un po’ con lei.
Il mio programma, salvo imprevisti, sarebbe di venire in Umbria il fine settimana prossimo,
oppure il seguente (cosa che definirò prima possibile) e, naturalmente, di questa decisione, l’avviserò.
Nel caso lei preveda di non essere disponibile, al momento della mia visita,
potrei lasciare il materiale a qualcuno che mi potrà indicare, oppure,
se reputa più comodo in quel modo, glielo invierò via posta.
Nel frattempo, la ringrazio ancora vivamente per la cordialità che m’ha espresso
con il suo gradito dono e resto nell’attesa di sue novità.
Distinti saluti.
Arch. Riccardo Scotti
Verdello, 11 Settembre 2005
*
Caro Franco, ho ricevuto le tue e-mail e te ne ringrazio.
Mi
complimento ancora per tutto quello che fai e per la qualità dei tuoi lavori e
da questo lato
rimpiango il mio periodo lavorativo in quanto avrei potuto sempre stare a
contatto con la "cultura"
essendo tu una persona molto stimolante da quel punto di vista. ...
Mi è piaciuta molto la tua presentazione (libro: Pastelli 2004-2005 - di Severino Della Rosa)
"... pennellate e colori liberano con impeto garbato
sentimenti e impressioni altrimenti repressi ..."
Un modo delicatissimo per descrivere la sua cifra pittorica
e nel contempo per dimostrargli stima e affetto fraterno.
Ti saluto.
Giuseppina Monzi
13 novembre 2005
*
Gentile Franco Della Rosa,
Il suo link è davvero interessante
(mi sono permesso di farne un pdf ed inserirlo nel mio sito principale
che tratta sulla famiglia Giustinaini ... indicando la sua fonte ovviamente)
A sua disposizione per ogni chiarimento e complimenti per la sua ricerca e la sua "scoperta".
Cordialità
Enrico Giustiniani
Genova, 17 novembre 2005
*
Spett.le arch. Franco Della Rosa,
sono uno ragazzo di Montecastrilli,
studente di architettura presso
l'Università degli studi di Firenze
ed ho appena iniziato a lavorare alla mia
tesi.
L'oggetto di tale studio è il castello di
Fortecesare.
Dopo aver letto con molto interesse il suo
articolo nel giornalino
di Archeologia Umbra, volevo chiederle se
potrebbe indicarmi
con più precisione le fonti dalle quali ha
attinto
o dove poter cercare altre notizie storiche
che mi sarebbero di enorme aiuto.
La ringrazio anticipatamente e le porgo i
miei più cordiali saluti.
Riccardo Martini 12 gennaio 2006
*
Ciao, sono Sara Carità.
Ho appena visitato il vastissimo sito
(complimenti per l'enorme mole di lavoro svolto
e la quantità di materiale creato ... ) ed
essendomi imbattuta nell'indirizzo e-mail ti scrivo,
anche se riconosco che è un po' assurdo,
visto che si vive in un piccolo paese...
Ti scrivo per chiederti se
hai/presti/noleggi/... foto in cui si vede il teatro di Ameria.
Ti spiego. Sto facendo la tesi in
scenografia, quindi non direttamente sul teatro,
ma su un ipotetico allestimento ambientato
nel teatro.
Fra le varie tavole ne dovrò fare una,
appunto, sul teatro,
in cui metterò semplicemente foto aerea,
mappa catastale (per l'ubicazione)
qualche pianta, la sezione, i prospetti, foto
attuali... a tutto ciò
mi sarebbe piaciuto aggiungere qualche foto
che ritraesse
dei momenti passati della vita del teatro
(tipo la "prima" di qualche spettacolo, veglioni ... )
in cui si evidenziasse anche un po' il
passato senso di appartenenza
da parte dei cittadini nei confronti del
teatro ...
oppure più semplicemente qualche semplice
foto di quelle fatte per le guide
e le cartoline prima dei restauri degli anni
90 (quando ancora c'erano le sedie di legno)...
Ad esempio, girando nel sito ho visto che
nella rivista "archeologia" n° 0
c'erano un paio di foto delle due facciate
del teatro delle quali denunciavi l'abbandono,
oppure nella guida "Ameria e l'amerino" mi
sono imbattuta
in una foto della facciata di sant'Angelo in
cui si vede un po' del lato sud ovest del teatro ...
queste foto (e magari anche altre di interni
in cui si veda un po' il teatro)
tu le hai? Se si, le presti per
scannerizzarle, o presti i negativi
per farne una copia? sono protette da
copyright?
attendo risposte, intanto grazie per
l'attenzione
Sara C.M.
Cara Sara,
di foto del teatro nel mio archivio ce ne sono molte, sia interne che esterne,
di varie epoche e provenienze. Di spettacoli più o meno antichi,
dati alla luce di candela o a quella elettrica ecc.
Da un po' di tempo però ho impacchettato tutto e messo in vendita.
Sotto la voce ANNUNCI e pagine collegate è proposta l'offerta
che può rendere ad un qualunque mediatore 50.000,00 euro.
Questo sino a quando l'ingombro non mi obbliga alla distruzione.
Non ho più alcun interesse in questo luogo!
Comunque quello che trovi nel sito o in pubblicazioni puoi utilizzarlo,
magari citando la provenienza, autore, anno ...
Mi dispiace sinceramente per l'amicizia che ho con la tua famiglia.
Grazie per il positivo commento, quello che si vede in rete
è un frammento di trent'anni di tempo sprecato e nel contempo un bel ricordo.
Ciao.
Franco
caro Franco,
innanzitutto stai certo che del materiale che utilizzerò citerò provenienza,
autore, anno ... io non ti conosco e non so quasi niente di te,
quello che hai fatto in questi anni l'ho intuito/appreso sfogliando
i libri da te scritti, non conosco le vicende che ti hanno portato a prendere questa decisione;
sono amerina e studio architettura ma non sono mai stata molto partecipe
della vita "politica" di Ameria, come tanti amerini (credo sia uno dei nostri più grandi difetti)
ho "accettato" e visto passare le decisioni e le scelte edilizie,
"assistendo" senza partecipazione ... conosco Ameria credo soltanto un millesimo
di come la conosci tu, e di tante persone/luoghi/eventi
sono venuta a conoscenza solo tramite i libri tuoi ...
Non posso credere che veramente getteresti via tutto. Solo a leggerlo
(già da tempo l'ho letto) ho gli occhi pieni di lacrime,
e non per modo di dire: è l'effetto che mi fa il passato delle cose,
è l'effetto che mi fa il tempo che passa, di cui giorno per giorno non mi accorgo e che poi,
attraverso una vecchia foto, prepotentemente si palesa,
è l'anima che emana dai volti sorridenti e giovani di persone
che oggi sono curve e piene di rughe o morte, è l'affetto che provo
per un luogo che conosco così ma che in passato era diverso,
è ricordare sempre da dove si proviene; annullare questo materiale
è come quando muore una persona anziana e sulla tomba
ci metti una foto di com'era, che so, nell'ultimo anno di vita ...
ma ... e tutti gli ottanta anni precedenti? perché quella persona
è destinata ad essere ricordata solo com'era a ottant'anni?
Io di quella persona metterei almeno dieci foto, dalla nascita alla vecchiaia ...
scusami per l'impertinenza, ma veramente non mi capacito...
intanto comunque grazie per la tempestiva risposta,
a presto
Sara C.M.
Ameria - 18 novembre 2005
*
Cortese Redazione,

mi sembra opportuno citare nella scheda da Voi posta in rete nella
pagina:
www.amerino.umbria2000.it/
Default.aspx?IdArt=52951&IdCatNav=478
coloro che insieme allo scrivente hanno dedicato tempo soldi e studio
per salvare e rimettere in piedi il Castello del Poggio di Guardea,
come da Voi giustamente evidenziato "ormai fatiscente",
con l'impegno di circa un ventennio!
In particolare il Dr. Tommasi Aleandro e sua moglie Sig.ra Irene Fabi
unitamente al Dr. Marco Pica, comproprietari;
lo scrivente, Arch. Franco Della Rosa, senza i quali oggi sarebbe solo
un cumulo di macerie.
Cordialmente.
Franco Della Rosa
La ringrazio per la segnalazione e la informo di aver girato la sua e mail
al Servizio Turistico Associato dell'Amerino perché provveda ad integrare la scheda.
alla redazione di schede relative ai castelli, rocche, abbazie, ecc.
per la loro pubblicazione nella nuova versione del portale,
la cui
pubblicazione è prevista nel mese di maggio.
Cordialità
Gentile Architetto,
grazie della sua segnalazione e dell'interessamento
che giustamente ha messo in evidenza con grande onestà intellettuale.
Cordiali saluti
Aleandro Tommasi
Poggio di Guardea, 13 marzo 2006
É stato aggiornata la pagina in oggetto
e visibile in:
http://www.paesaggi.regioneumbria.eu/Default.aspx?IdCont=52951&IdNodoA=273
marzo 2008
*
Salve, mi chiamo Giulia
Micalizzi e sono una studentessa di architettura e
restauro"; è già un
po' che ci sto lavorando insieme a due miei amici e
Il problema è che il
materiale è scarsissimo. Ho provato a contattare Emilio
Se possibile ci farebbe
piacere incontrarla anche solo per una chiacchierata e
La ringrazio in ogni caso.
Giulia.
Ma non potremmo
comunque incontrarla per parlare dell'oggetto in esame?
Mi scusi
moltissimo per l'insistenza, ma non riusciamo a parlare con nessuno
Giulia
Mi dispiace
ma è materia per me odiosa.
È
sufficiente leggere le murature per conoscere la storia.
restauro presso La Sapienza a Roma. Non so se mi sto rivolgendo alla
persona
giusta, ma su internet ho notato, se non sbaglio, che Lei è Architetto
e
anche custode dell'Archivio storico di Ameria. In tal senso le espongo
il
motivo per il quale la sto contattando: a luglio dovrò dare un esame,
la
materia si chiama "Caratteri costruttivi degli edifici storici e
principi di
abbiamo preso come oggetto d'esame l'Oratorio del Crocefisso ad
Ameria.
Lucci, (autore di un libricino che racconta in breve la storia
dell'Oratorio), ma non sono riuscita ad incontrarlo purtroppo, sono
stata
nella Biblioteca Comunale, ma non ho trovato nulla di specifico, e per
quanto riguarda le fotografie d'epoca non ho trovato niente, per non
parlare
di carte storiche, disegni o altro.
Lei conosce quest'Oratorio? Per caso ha del materiale da proporci?
per chiederle magari qualche consiglio sull'organizzazione della
nostra
ricerca; o anche, ad esempio, dal punto di vista storico, sarebbe
interessante per noi cercare di capire come rientra il nostro Oratorio
nel
contesto storico-insediativo, architettonico e urbanistico di Ameria.
Insomma, avremmo qualche domanda da porre a Lei in qualità di
Architetto, e
se Lei potesse incontrarci ne saremmo davvero felici.
che possa anche solo lontanamente aiutarci, scusi davvero.
Salve Architetto, sono
Giulia Micalizzi, le scrissi tempo fa per chiederle
un incontro per poter parlare un po' d'Ameria e dell'Oratorio del
Crocefisso,
tema del mio esame di restauro. Lei mi rispose di aver riluttanza a
trattare
di questi argomenti ed io all'inizio come è naturale non capii. Poi,
cercando come sempre notizie di Ameria un po' in giro, ho trovato su
internet
molto materiale che portava la sua firma, in qualche maniera La volevo
ringraziare perché indirettamente mi ha aiutato lo stesso, specie per
quel
che riguarda le rilevanze archeologiche, la struttura di difesa del
nucleo
urbano e parte della sua storia "urbanistica". Su internet ho trovato
molto
materiale che può essermi utile ed anche un libro a cura del gruppo
ricerca
fotografica che ho trovato nella Biblioteca di Ameria. Purtroppo non ho
trovato nessuna Sua pubblicazione. Ma tornando al motivo per cui le sto
scrivendo: fra le tante cose ho trovato degli articoli di giornale, e ho
capito perché non vuole più avere a che fare con Ameria. Volevo dirLe
che La
stimo molto per la Sua coerenza e per le scelte che ha fatto in merito,
La
sua esperienza mi ha fatto molto pensare. Sono rarissime al giorno
d'oggi
persone così ispirate e con così tanta passione come quella che Lei ha
dimostrato per la Sua terra e la Sua città. Ma la maggior parte degli
uomini
non è in grado di riconoscere una perla nel fango nemmeno quando l'ha
davanti, e quindi non la sa apprezzare. Conosco molto poco della Sua
vicenda
e quindi mi scuso con Lei se ho avuto la sfrontatezza di parlarne, ma Le
volevo comunicare la mia comprensione e ammirazione.
Arrivederci.
Grazie
Franco
*
Gentile Direttore,
chiedo cortesemente, anche in relazione alla cospicua fattiva
e
piacevole collaborazione avuta negli anni passati con
il
Suo periodico INGENIUM, di pubblicare il seguente trafiletto
ad
integrazione dell’articolo citato in oggetto, apparso sul n° 65 di
gen-mar 2006:
25 aprile 2006
(esteso poi: alla Redazione del mensile "Il Banditore" - n. 5/2006)
- Lasciano sbalorditi l’accozzaglia e l’eterogeneità di notizie
presentate dai due autori dell’articolo
“Considerazioni sul crollo delle mura ciclopiche ... ”,
la superficialità di considerazioni esposte e l’errato messaggio trasmesso,
compreso quello legato al motivo del crollo delle mura
che deriva esclusivamente da mancanza di conoscenza della storia locale
evidente nell’incompetenza d’intervento.
Le argomentazioni sono in buona parte carpite dai miei vari studi
senza peraltro comprenderne il significato tecnico
(“Murature in opera poligonale …” - “Storia-Guida di Ameria …” ecc.),
così come l’allegato disegno estrapolato dal suo testo originario
e presentato casualmente -
Questo è il modo peggiore di fare informazione,
ovvero quello tipico dei “non addetti ai lavori”. -
In attesa di vedere pubblicato nel prossimo numero quanto sopra
invio cordiali saluti.
Franco Della Rosa
P.S. da diversi anni non ho più interessi di alcun tipo in zona
ma essendo indirettamente chiamato in causa per l’uso scorretto
e non autorizzato di miei studi e disegni mi sento in dovere
di prendere le distanza da tale modo indegno di utilizzare la fatica altrui.
Ameria - 18 - 25 aprile 2006
LA NOTA HA RISCONTRATO L'OPPOSIZIONE UNANIME DELLA REDAZIONE DI INGENIUM
CHE A SPADA TRATTA HA DIFESO I SUOI GIOVANI COLLABORATORI. QUESTA LA MIA RISPOSTA:
Al Direttore responsabile di Ingenium - Ing. Carlo Niri
Ringrazio per la rinnovata disponibilità a contribuire sull’argomento attraverso il loro periodico.
Devo però ricordare, come già evidenziato nella mia precedente lettera,
che da anni non mi interesso più di problematiche di questo tipo
come potrà constatare in forma riassuntiva visionando il mio sito web
e scorrendo in particolare la voce: attività.
Riconfermo comunque l’ottimo rapporto avuto con Ingenium
in ogni occasione che considero tutt’oggi immutato.
Trovo invece l’articolo oggetto della presente diatriba “a tre”
comunque offensivo nei miei confronti
e ritengo diseducante la “difesa” ad ogni costo
di chi tratta scorrettamente certi argomenti diffondendo,
anche su più periodici, pessima informazione.
Dispiaciuto per la mancanza di un costruttivo provvedimento invio cordiali saluti.
Franco Della Rosa
26 maggio 2006
*
Caro Franco,
mia moglie Simonetta mi ha
ricordato,
dopo aver portato il meraviglioso
libro da te donato in doppia copia,
per il FUTURO progetto, al Dr. [
… ], il PASSATO impegno
“di ricordare” da quanti lustri, “in
famiglia” ti siamo grati …
oltre quattro “lustri e
lustrini” fa … il corso
con il Gruppo Archeologico Amerino, da
te promosso in collaborazione
con gli enti preposti e da noi
frequentato in quattro !!
Con interesse e gratitudine sempre
crescente venivamo ad Ameria
Mia suocera (sic!), mia cognata
(sigh!), mia moglie
(Si … diminutivo di Simonetta e
di quel “Si” del 9 aprile 1983 …)
Ed io … quanta storia, quanta acqua
sotto … ,
quanta amicizia, quanta condivisione,
comprensione,
amico-fratello mio … che
Dio benedica Te e la Tua Famiglia,
per quanto stai facendo nel
PRESENTE !
Ancora per tutti noi!!
Con affetto e riconoscenza
(Dr. Nazza)Reno Rotili
Orvieto - 2 maggio 2006
*
Caro amico di sempre,
guardando alcune foto di questo bellissimo sito
sono stato preso da una forte emozione
seguita da una grande commozione,
il tempo che passa ricordato così bene è di certo
un antidoto potentissimo a chi non ha più memoria.
Con grande affetto.
Roby
Roma - 3 luglio 2006
Sentimenti
Un giorno guardavo
Le tue labbra
Come avrei voluto poggiare le mie
Un giorno guardavo i tuoi occhi
Come avrei voluto piangere
Poi il mare iniziò a borbottare
Parole e parole
Solo le orme sono rimaste
Su quella sabbia
Solo le orme sono rimaste
2 marzo 2007
*
Carissimo Architetto,
ho avuto il piacere di poter visitare il suo sito,
dove per me é stato possibile apprezzare
non solo la sua capacità e sensibilità professionale,
cosa già ampiamente nota,
ma anche il suo impegno e la voglia di ricordare a tutti luoghi
e soprattutto persone;
le immagini di Umbro sono meravigliose!
Grazie per ciò che ha saputo realizzare,
non solo con la nostra casa
la cui vista appaga ogni mio ritorno.
Cordialmente
Paolo Rossi
Guardea - 7 agosto 2006
*
Caro Architetto Della Rosa,
ho visionato il materiale da lei prodotto assieme al suo gruppo
e mi sono reso conto della mole di lavoro svolto.
In particolare ho apprezzato l'opera di denuncia da lei effettuata
sui mancati interventi di mantenimento sul patrimonio artistico culturale.
Capisco altresì il suo scoraggiamento davanti all'indifferenza degli amministratori,
ma proprio perché non sia resa vana l'opera finora svolta,
è bene che continui a pungolare le autorità preposte.
La sua funzione in tal senso appare insostituibile
e questa riflessione deve farle superare anche i momenti di amarezza e di frustrazione.
Riceva le attestazioni della stima mia e di mia sorella.
Giacomo e Alba Vittoria Binnella
Ancona - 4 novembre 2006
Gentile Professore,
ho apprezzato il suo messaggio ma la realtà è ormai irreversibile.
Un cordiale saluto a lei e a sua sorella.
Franco Della Rosa
P.S. - Pensi che il 24 ottobre 1983 partecipai addirittura,
quale direttore del Gruppo Archeologico Amerino,
alla prima riunione di Giunta monocolore guidata dal sindaco Ciliani Carlo
per la stima (o la paura?) che l'Amministrazione in difficoltà aveva
nei confronti della mia Organizzazione Culturale. Ma era ancora un altro periodo!
*
Egregio signor
Della Rosa
... La ringrazio per i libri che mi a mandato. Sono veramente belli
e
informativi. E vedo che Lei è molto attivo col Gruppo Ricerca
Fotografica. ...
Con i miei migliori saluti
(Geologo) Christian Boehm
CH-Chur
- 19 gennaio 2007
*
.... A proposito dell'Archivio Della Rosa ....
io proporrei di organizzare una vendita di rotaggi in piazza
per racimolare i soldi necessari per acquistare a scopo filantropico l'archivio.
Quindi prendere alcuni dei nostri cari amici dell'ufficio tecnico
e chiuderli per un mese in una stanza imbandita su tutte le pareti
con le immagini dell'archivio Della Rosa.
Poi attraverso degli altoparlanti inondarli con il suono delle ruspe
e per
dormire solamente blocchi di cemento.
A
*
Egr. Arch Della Rosa,
Da umile abitante di questa cittadina oramai da dieci anni,
desideravo complimentarmi con Lei per l'ottimo sito internet cui giornalmente mi affaccio.
Lo considero un archivio storico prezioso ed utile per conservare la memoria storica di un tempo
una città ed una cultura che scompare tra il cemento ed il disordine di oggi.
Vivo ad Ameria ma sono deluso da questa città, meglio da come è stata ed è governata,
non credo sia soltanto una questione politica,
penso piuttosto alla mancanza di rigore e competenza attuativa.
Piani urbanistici confusi, nuove edificazioni senza un criterio logico,
abbandono di un centro storico di cui ci si ricorda magari una volta l'anno per una fiera.
.... Detto ciò dovrei dirLe di continuare a lavorare per Ameria
a dispetto di chi la amministra ma non me la sento tanto.
Credo ci sia molto di vero in quanto Lei dice a proposito del Suo archivio
e per una realtà sonnolenta come questa forse il "rogo"minacciato
potrebbe essere l'unico stimolo efficace.
Per il bene di questa realtà tuttavia la invito a non farlo,
gli amerini meritano più di quello che hanno:
gente competente nei posti giusti e gente nuova con progetti veri
e non effimere chimere propagandistiche.
In un ordine giusto Lei sarebbe il più indicato a guidare
l'assessorato all'urbanistica di questo comune invece dei soliti noti.
Ora ci toccano quartieri agglomerati di case non urbanizzati per la sola gioia
di chi costruisce e quindi vende con profitto le case.
Perché abbandonare le case del centro storico
concedendo licenze a iosa per zone decentrate e non urbanizzate da anni come la zona di .... ?
Chiudo questa mia inutile lettera.
Il mio unico desiderio era quello di ringraziarLa,
umilmente, per il suo lavoro faticoso ed incompreso.
Grazie ancora per questo sito, una luce tra le inutilità telematiche.
Che ci sia un futuro per Ameria credo dipenda da molti fattori,
spero ci possa essere ma non ho la forza per esserne convinto.
Distinti saluti.
Giampiero Gubinelli
i morti non si accorgeranno di nulla.
Cordialmente
Franco Della Rosa
Ameria - 27 marzo 2007
*
Anche oggi, 31 marzo 2007,
(e non è la prima e non sarà l'ultima volta
perché la stupidità è un male cronico
che produce queste manifestazioni e consimili)
si è ripetuto l'evento del sequestro
dell'intera comunità
sopravvissuta nel borgo dell'antica
Ameria.
Un raggruppamento di immigrati di
partito ha deciso,
con il solletico, di divertire ...
Ma non preoccupatevi che per piangere
restano comunque gli altri 364 giorni.
I nodi sono venuti da tempo al pettine
e dalla mente annebbiata,
lucida solo per stuprare ogni cosa che
si para davanti,
una molla arrugginita salta fuori con
un esperimento a regola fissa:
torturare ulteriormente i pochi
residenti superstiti.
Si tratta di un accanito esperimento
tentato in vari modi
e più volte, sempre senza esito,
tanto che il giorno dopo torna tutto
come da anni.
Chissà perché?
A questo punto la domanda di rito è:
e la soluzione?
La soluzione è in questo sito a
disposizione da 37
anni. ...
Franco Della Rosa
*
Caro Franco, visito
spesso il sito del g.r.f., probabilmente per nostalgia del
tempo passato, provando sempre una profonda commozione.
Ho avuto la fortuna di frequentarti in quegli anni (1979-1988) per
alcuni
periodi più o meno lunghi, legati anche a modeste mie collaborazioni.
Passano gli anni, ma tu non cambi mai, sempre coerente !!!
Credo che questa particolarità l'ho appresa da te.
Capisco appieno tutta la tua rabbia per questa nostra città e per chi
l'ha
governata in questi anni, amici e nemici più o meno noti.
Sorrido leggendo le risposte apparentemente "dure"che rivolgi agli
studenti
di Architettura in cerca di notizie su Ameria, sui suggerimenti che
arrivano, di cosa bisognerebbe fare e non fare ... avevi già tutto
previsto.
Se solo potessero immaginare quanto hai amato questa città, le sue vie,
i
suoi angoli più nascosti, le sue campagne, i suoi abitanti.
Quanto fiato, quanta energia, quanta fatica.
Tutte le tue opere stanno lì a dimostrarlo, per sempre.
Con affetto e stima infinita
Ameria - 10 aprile 2007
*
Renzo Varazzi
Mura poligonali
Signor Della Rosa (mi scusi, non so se chiamarla dottore, professore...)
sono Daniele Baldassarre, un architetto di Fiuggi.
Ho avuto modo di apprezzare su internet la sua passione per le mura poligonali,
passione che condivido in quanto abito appunto a pochi chilometri da Alatri, Ferentino, Veroli, Arpino...
Mi piacerebbe avere una copia (con dedica!) del suo libro "Murature in opera poligonale"
per aggiungerlo alla ormai ampia bibliografia che ho sull'argomento.
Sto preparando un volume, prevalentemente fotografico,
sul Latium e quindi sto approfondendo le ricerche: il suo libro mi potrà certo esser utile.
Nel 2006 ho già pubblicato, con la Regione Lazio, un volume a titolo Le Mura del Mito,
incluso un DVD con oltre due ore di filmati incentrati sulle cosiddette
"cinque città saturnie" in terra ciociara.
Potrebbe essere interessato ad uno scambio?
O comunque come potrei acquistare il suo (sempre... con dedica!)?
Spero in ogni modo che in futuro ci potremo aiutare reciprocamente nelle ricerche,
visto che viviamo in
territori ricchi di questi fascinosi segni del passato.
La saluto cordialmente, attendendo sue notizie.
www.grupporicercafotografica.it
Auguri e buon lavoro.
Daniele Baldassarre
Con piacere invio la copia del mio studio sulle Mura Poligonali.
Allego anche un'altra opera riguardante l'Architettura Rurale a Narni
ed un riassunto che interessa tre restauri su strutture storiche in
ambito sanitario.
Va benissimo lo scambio proposto. ...
Devo annotare che la mia passione, comunque, dopo oltre 30 anni
sprecati,
è notevolmente affievolita in questa italia barbarica, tanto che, ho
messo in vendita il mio archivio fotografico storico e la mia abitazione
...
Non occorre preoccuparsi per il mio titolo professionale per il quale ho
una certa repellenza.
Franco Della Rosa
Ho anch'io piacere per lo scambio dei libri, ma mi dispiace sinceramente
- seppur posso ben
capire - che lei voglia cambiare anche... nazione e vita!
Trovo infatti che questa "Italia barbarica"
necessiti proprio di persone piene di passione e di interessi come io la immagino.
Del resto è ugualmente
giustissimo che lei voglia ancora provare... altrove. ...
Ad Ameria sono molto amico (...), chissà che un giorno non ci si
incontri lì,
davanti alle Mura
(sempre che non sia già partito ...). ...
Spero comunque di poter scambiare con lei ancora notizie e risultati di
ricerche.
Molto cordialmente!!!
Daniele
30 anni ben
utilizzati
Caro architetto Franco
Della Rosa,
ed avevo visionato
soltanto gli argomenti del libro sulle murature poligonali,
che avevo trovato
interessanti e corredati di note molto ben fatte...
fidandomi di una
prima impressione estremamente favorevole,
avevo trovato il
coraggio di scrivere per proporre lo scambio.
dopo aver riscritto a
mia volta - ancora ignaro e curioso sul titolo repellente -
ho voluto collegarmi
al sito ufficiale del gruppo...
in un paese che reputo
anch'io barbarico ma solo in alcuni settori.
Tanti amministratori e
burocrati pubblici, quelli sì sono repellenti
- ma noi per fortuna
non siamo come loro, che si possono e debbono combattere -
... non la nostra,
sudata, laurea!
(e questo lo avevo già
intuito ieri) ma soprattutto un ottimo architetto!
A meno che non abbia
contraffatto il tuo curriculum e quella lunghissima lista delle
iniziative culturali,
che tanto tempo ho
impiegato per scorrere...
ma... concordo con
Giorgio Gaber e mi sento "purtroppo" tutto italiano.
(E, bada bene, non
sono un nazionalista anzi adoro l'intero pianeta).
che dimostrano cosa
possa nascere dalla barbarica Italia.
un più grande,
ulteriore piacere nello sfogliare le opere che riceverò (con dedica!).
Di nuovo assai cordialmente
Fiuggi
- 10 settembre 2007
ieri sera avevo trovato l'indirizzo e-mail in fondo ad una pagina dove
si citava il Petit Radel;
Ma data l'ora non avevo approfondito la ricerca; e questa mattina
Poco fa, leggendo con infantile ansia e vero piacere la mail di
risposta,
Scopro che il titolo di studio "repellente" è lo stesso che mi fa vivere
con ottimismo e passione,
Scopro che siamo pressoché coetanei: io sono del 55,
e che abbiamo frequentato la Facoltà per alcuni anni in contemporanea!
Scopro che sei (scusami del tu che esce spontaneo) un ottimo fotografo
Io penso che l'Italia debba molto agli ottimi architetti...
Lavora ancora per la tua splendida Umbria, non mi sembra affatto che tu
abbia sprecato trent'anni!
Io ho lavorato diverso tempo nella Svizzera italiana: ineccepibile,
Del resto sono proprio i trent'anni della tua attività
Non voglio certo convincerti di nulla, avrò solo, avendo capito chi è
Franco Della Rosa,
Daniele Baldassarre
Questa mattina ho spedito i libri unendo anche un volumetto di mie
fotografie
riprese qualche
decennio fa in giro per il mondo.
Ho letto più tardi le due e-mail e ringrazio per gli apprezzamenti.
A proposito di Giorgio Gaber credo che ha viaggiato poco e
fantasticato molto,
personalmente giro il
mondo dall'età di 5 anni rispettando sempre le usanze altrui.
La realtà odierna è quella che si vede sia sul posto che all'estero e si
apprezza chiaramente
quando la si vive
direttamente.
Il Ticino l'ho frequentato poco ma sicuramente è influenzato in parte
dalla Lombardia (italia).
Nei Grigioni ho trovato il paradiso, quello da noi rifiutato appena
30-40 fa, e ciò, in particolare,
a causa della nostra categoria professionale formata o meglio deformata dai docenti dalla "facoltà"
e asservita poi alla politica e all'economia.
L'urbanistica prima e l'architettura poi sono state, e lo sono in misura sempre crescente
attraverso i piani regolatori assurdi e tutti fuori legge, causa di degrado e divario sociale
con tutte le problematiche ben visibili divenute ormai irreversibili.
É un discorso lungo e
faticoso riassunto nel mio sito internet in 5-6000 pagine attraverso più
attività svolte.
Cordiali saluti.
Franco Della Rosa
Ameria - 11 settembre 2007
Innanzitutto, grazie per aver aggiunto il libro di fotografie! ...
Come mi succede spesso, ho l'impressione di essere apparso troppo
"invadente"
per i miei slanci di entusiasmo "confidenziale" (ma accade solo quando sono davanti a cose
o persone che ritengo veramente valide, e che mi aiutano ancora a crescere... nonostante i miei 52 anni).
Se così è stato, chiedo scusa. Mi è sembrato invece di avvertire, ancor più nella seconda mail, una vena di distacco
e di totale sfiducia e giusta rabbia - che comprendo perfettamente - nei confronti di determinati personaggi.
Non sarò certo io a
voler fare opere di convincimento o di difesa di questa Italia
"barbarica".
Con le mie parole volevo semplicemente sottolineare come in Italia ci
siano ancora persone
- che ho avuto la fortuna di incontrare in gran numero - che lavorano con costanza,
passione e creatività per l'arte, la cultura, il sociale;
come poi mi sembra
abbia fatto per trent'anni Franco Della Rosa...
Questo, tra tante altre cose, posso apprezzare in un'Italia che riesce
ancora a stupirmi,
ma che non voglio però mettere per "civiltà" avanti a nessun'altra nazione,
visti per esempio gli innegabili scempi ambientali, di cui pure qui in Ciociaria siamo vittime:
anche a poca distanza,
se non sopra, quelle splendide mura in opera poligonale che ben
conosciamo...
Ma rischio di nuovo di dilungarmi.
Non mi resta che attendere - forse già domani - per sfogliare con vero
piacere i libri che sono in viaggio...
Un sincero Augurio per il futuro
Daniele Baldassarre
Fiuggi - 12 settembre 2007
ottimi libri
Veramente grazie per i
quattro libri... veramente ben fatti!
Questa sera tornando a casa,
dopo una giornata abbastanza intensa tra il seguire la realizzazione di
una scultura in pietra,
il progettare un arredamento con il falegname nel suo laboratorio a Roma,
ed infine il
fotografare la Porta Saracena a Segni con una splendida luce al
tramonto...
ho trovato la sorpresa di un pacco già bello a vedersi
(che poi tanto sorpresa non è stata, perché in macchina pensando tra me e me...
mi ero autoconvinto
che stasera avrei avuto da leggere)!
E così ho iniziato a sfogliare le splendide foto in B&N
- ma dovrò tornare a farlo diverse volte per coglierne tutta la profondità -
e poi ho molto apprezzato da architetto i lavori di ricerca e di restauro di Franco Della Rosa
"persona amante
dell'arte e di tutto ciò che la storia ci ha consegnato".
Dulcis in fundo il libro sulle murature poligonali: è realmente ben
curato,
fin nelle note, e sono sicuro che mi aiuterà parecchio.
Anche se le mie opere sull'argomento sono prevalentemente fotografiche
ed incentrate solo sul Basso Lazio, ormai sono sempre più preso dai megaliti
e cerco di
approfondire il più possibile le mie conoscenze.
Sono sinceramente contento, pure per la bella dedica,
di possedere un volume che va ad arricchire l'insieme di opere
che sto raccogliendo sulle mura poligonali (oltre ai tanti libri anche album fotografici,
incisioni e litografie
d'epoca, illustrazioni di artisti contemporanei miei amici...).
E sono io ad essere riconoscente!!!
Con i miei migliori auguri per una "nuova", soddisfacente vita nei
Grigioni,
anche se, avendo visto
le foto della casa sul sito, penso proprio che non potrà andare
diversamente.
Ancora grazie e tutta la mia stima.
Daniele Baldassarre
Fiuggi - 13 settembre 2007
Ameria - 24 settembre 2007
*
Egregio Architetto,
Torno a scriverLe per la
seconda volta, lo feci la primavera scorsa a proposito
del Suo archivio
fotografico e storico riguardante Ameria, la città in
cui vivo.
Lei resta a mio parere
l'unico punto di riferimento nel dibattito culturale
amerino. spesso assente.
A mio parere le cose per
questa città vanno sempre peggio proprio perché si è
perso
tutto ciò che esisteva di
memoria storica, cultura popolare e saggezza.
collettiva.
L'estate ci ha regalato
la ennesima rievocazione pseudo storica con la grande
evidenza
delle taverne ricreate
con dubbio senso estetico all'interno dei giardini
pubblici,
eliminando delle aree
verdi che almeno esteticamente erano molto meglio della
polvere che rimane oggi.
Il centro storico non mi
pare sia migliorato, anzi si prosegue in una creazione
forzata
di una nuova città bassa
con grandi edificazioni utili alla borsa personale di
poca gente.
Manca una guida ragionata
eppure agli amerini forse va bene così?
Le chiacchiere che sento
sono per me sempre più deprimenti, già la depressione è
il mio stato.
Non credo poi sia di
consolazione quello che molti nostri concittadini fanno:
l'andare a Terni per
centri commerciali e ritrovarsi poi lì per dire quattro
parole
quelle che qua non
riusciamo più a dirci depredati della nostra storia, del
nostro borgo.
Mi consola sempre la
visita nel Suo sito dove attraverso foto magnifiche si
racconta una storia
di vite trasversali nel
tempo e negli spazi, la bottega del vecchio artigiano o
la storia raccontata dai volti.
Sono contento poi per
avere avuto la possibilità oltre che corrispondere con
Lei,
di avere avuto per mio
figlio durante il suo viaggio per la scuola elementare
la presenza illuminante e
di guida di Sua moglie la cui ricchezza culturale ed
umana
si dimostra durante il
lavoro con i bambini. che poi sono la nostra speranza
per il futuro.
Qualche cosa di
apprezzabile dunque ho trovato in questa povera Ameria.
Con rinnovata stima La
saluto
Giampiero Gubinelli
PS gradirei qualche sua considerazione in merito agli spunti che ho cercato di cogliere nella mia osservazione quotidiana.
Gentile Sig. Gubinelli,
attualmente sono la persona meno indicata per trattare queste problematiche.
Non seguo più nulla da diversi anni ed odio questo luogo ove ho sprecato 35 anni di lavoro sociale.
Sono qui forzatamente per lavoro che svolgo solo con percorso tipo "casa e bottega".
Ho interrotto ogni rapporto da diversi anni con tutto e tutti e trasferito i miei interessi all'estero
ove ho costruito una piccola abitazione. Questo luogo non ha via d'uscita, la sua realtà è irreversibile.
Indirettamente l'ho ricordato ultimamente ad un giornalista che ha tentato di coinvolgermi
nella questione rispondendo ad un articolo del 26 febbraio 2007 visibile in
I miei programmi culturali pubblici sono quelli previsti in
http://www.grupporicercafotografica.it/calendario.htm mentre quelli privati si chiamano
"viaggi & vacanze" per quello che si può fare con i mezzi a disposizione.
Quello che trova nel sito internet è un sunto legato in larga parte all'attività svolta negli anni passati.
Scorrendo gli oltre 150 punti della pagina "attività" può notare l'allontanamento da questo luogo
e i nuovi interessi in http://www.grupporicercafotografica.it/attivita.htm.
Mia moglie ricambia la stima con quella che nutre per la sua famiglia.
Cordialmente
Franco Della Rosa
Ameria - 7 ottobre 2007
*
Gent.mo Architetto e
Maestro Franco Della Rosa,
v
mi sono trovato a leggere gli articoli riguardanti il suo pregiatissimo archivio fotografico.
Articoli che dimostrano l’ignoranza di coloro che parlano senza conoscere,
ma soprattutto senza valorizzare quello che potrebbe essere si,
patrimonio comunale, ma che al momento è solamente il risultato di un lavoro durato una vita,
fatto esclusivamente da Lei, e non da altri.
Lavoro che nessuno Le ha chiesto di fare,
motivato solamente dall’amore che Lei ha per la nostra ingrata città
Eppure nonostante questo,
nonostante il suo non fosse un lavoro su commissione ora lo pretendono.
Questo è semplicemente assurdo, come il consigliarle di fare una donazione,
portandole per esempio la Conti Palladini.
La signora donò alla città la sua collezione privata è vero, ma che fine ha fatto?
È visibile agli Amerini ?
Forse solo a pochi eletti, la maggior parte neanche sa dove sia stata collocata
e in che condizioni si trova, di certo però sappiamo solo che non possiamo vederla,
perché il nostro Comune non ha ancora organizzato una pinacoteca,
dove sia possibile fare mostre, permanenti o temporanee eppure i locali non mancano.
Ovvio, dovrebbero essere sistemati, ma se pensiamo agli scempi fatti fino ad oggi,
esempio palazzo Petrignani ... . Tutto dire cosa dice.
Comunque non volevo fare alcuna polemica,
ma dirle semplicemente che ammiro tantissimo il suo lavoro,
pur conoscendone solamente una minima parte,
e credo di potermi rendere conto del suo valore, inestimabile.
Per questo mi permetto di dirle che se fosse possibile,
dovrebbe cercare di venderlo a chi realmente non solo sia in grado di poterlo comprare,
ma a chi realmente sappia rispettarlo, per come deve essere rispettato.
Invia
ndo i miei più sinceri complimenti per il lavoro da Lei fatto
Le porgo i miei più cordiali saluti
Francesco Bernardini
Ameria - 14 novembre 2007
Caro Francesco,
e trasferito completamente fuori confine.
Un saluto.
Franco
*
Gentile Franco
se potessi prenderei tutto io, il suo lavoro è meraviglioso.
Inoltre di gran cuore e dolcezza pieno.
La ringrazio.
Le immagini di Roma mi hanno fatto vedere veramente la mia città
... prima che io nascessi e di questo le sono grata.
è stato venduto poi lo splendido immobile ad Ameria?
Io la ringrazio ancora profondamente.
A presto, magari ...
Lorella Muzi
Roma, 8
febbraio 2008
*
caro Della Rosa
pacco ricevuto, tutto ok!
grazie per i bei
materiali che saranno sicuramente
apprezzati per le nostre iniziative e
complimenti per il lavoro svolto
cordialità
fredy conrad
CH-Bellinzona - 30 marzo 2008
*
Gentile Milena Gabanelli,
Così dopo vari tentativi durati inutilmente per
anni di mettermi in contatto con il bravo
(almeno credo)
Ragazzo della via Gluck, in stato confusionale
da mezzo secolo sui problemi dell'urbanizzazione
selvaggia, non desisto dall'intento di voler
trasmettere, a chi ha ancora la forza di
combattere,
comunità nazionale. Altro inutile
tentativo l'ho riservato a Beppe Grillo,
peraltro giustamente e per intero
troppo impegnato, quasi in forma tematica,
contro la nostra criminale classe dirigente.
Ameria - 11 febbraio 2008
caro Franco
ed ho difficoltà a riuscire a rispondere a
tutti.
La questione urbanistica la toccheremo nella
prossima serie con Roma.
quando abbiamo finito il ciclo e ne mettiamo in
cantiere un altro.
Bologna - 15
febbraio 2008
www.grupporicercafotografica.it
Tel. 0744 981627 serale
Gentile Milena Gabanelli le invio la sottostante
nota.
Le leggi
nazionali o regionali tutte sono impostate su
questo parametro:
- Sono fissati
mediamente 150 mc. ad abitante per la residenza
i quali divisi per 3 mt di altezza
corrispondono
a 50 mq di alloggio che moltiplicati per il
coefficiente 2,6 corrispondente
ai componenti
medi della famiglia italiana odierna determina
un alloggio di circa 130 mq.,
dato che
moltiplicato per il numero di residenti del
Comune e rapportato agli indici di edificabilità
delle varie zone
di Piano (A - centro storico, B - completamento,
B1 – B2 ecc. - ristrutturazione,
C - espansione)
consentono di calcolare le superfici
territoriali da programmare e/o aggiungere
o sottrarre
a quelle già esistenti.
- Lo stesso va
detto per Zone F – Servizi, ovvero: area per
istruzione, attrezzature d’interesse comune,
spazi pubblici
attrezzati a parco, parcheggi ecc., in genere
per abitati sopra i 50.000 residenti
calcolate da
norme a 24mq/ab.
La sommatoria
dei vari dati determina la dimensione del PRG
o la sua variante.
Questo detto
in breve e in forma molto esemplificata.
Dove non
funzionano le cose? La risposta è immediata!
Basta omettere dal calcolo i dati dei
Centri Storici
e dell’edilizia rurale, quelli che tra l’altro
oggi hanno i valori economici più alti,
oltre a
prevedere una falsa proiezione demografica per
il periodo di validità del Piano e il gioco è
fatto.
In questo modo
è possibile programmare nuove aree e nel
contempo produrre ulteriori seconde
terze quarte
case da immettere sul mercato, sconvolgendo il
volto delle città e della campagna con tutti
i risvolti ben
noti: morte della vita sociale, degrado,
mobilità, inquinamento, incremento costi ecc.
...
ESEMPIO
Un PRG che sto
completando in Umbria per un piccolo Comune
fornisce i seguenti dati di fatto:
670 mc./ab ovvero oltre 2
alloggi da 100 mq. a persona, oltre 4 a famiglia. Più scellerati di
così.
ESEMPIO
Il comune in
cui abito in Umbria ha 11-12.000 abitanti dal
censimento del 1951.
Il primo PRG
del 1974 prevedeva un incremento di popolazione
di 30.000 abitanti, nulla si è verificato
e nonostante
ciò in trent’anni è stato edificato circa l’800%
di quello che era esistente.
Le conseguenze
è meglio non descriverle perché vanno
dall’imbarbarimento della comunità alla
cancellazione
dell’identità locale, per approfondire:
(
www.grupporicercafotografica.it/l'atomo.htm
In sintesi ciò
che le indico è di valutare o far valutare dai
suoi collaboratori in materia di Piani
Regolatori,
quindi anche
per Roma, se nei calcoli disponibili o da rifare
(anche sommariamente) sono compresi i dati
(residenza e
servizi) del centro storico e della campagna. Da
questa verifica potrà scoprire che non solo
non occorre
edificare altri quartieri ma che necessita
demolire quelli esistenti perché con molta
probabilità
si dispone di
una quantità esorbitante di alloggi vuoti.
L’argomento,
attivato da me per la tesi di laurea nel 1978
presso l’Università di Roma, con tale
impostazione
posta alla
base della verifica del Piano Regolatore
Comunale di Ameria, fu oggetto di particolare
interesse
dal parte del
titolare della Cattedra di Urbanistica, il prof.
Mario Coppa, numero 2
dopo il prof. Giovanni
Astengo a livello
nazionale nel campo dell’urbanistica.
http://books.google.it/books?id=5q2mGzaCtkwC&pg=PA307&lpg=PA307&dq=coppa+mario+astengo&
source=web&ots=NaZZWqnaYz&sig=QGBhwgPn5Hd4edpRUFOjeyapj_0&hl=it#PPA305,M1
Cordialmente.
Franco Della
Rosa
Ameria - 15 febbraio 2008
*
COMUNICATO
AGLI SBADATI !
(Soprintendenza Archeologica di Perugia
comune di
Ameria)
La porta che
si sbandiera scoperta in occasione
di
recenti opere lungo le mura di Ameria
è stata
individuata, studiata e pubblicata
oltre venti anni fa
dal sottoscritto
quale direttore del
Gruppo Archeologico Amerino!
Alla Soprintendenza
Archeologica e al sindaco del comune
fu inviata con nota
prot. n. 21 del 31 marzo 1988
specifica
comunicazione di studio e rinvenimento.
Successivamente con
prot. n. 23 del 6 aprile 1988
fu chiesto il
nulla-osta per effettuare la ripulitura.
VEDERE IN:
www.grupporicercafotografica.it/attivita.htm
www.grupporicercafotografica.it/poligonale.htm
www.grupporicercafotografica.it/archeo6-7.htm
www.grupporicercafotografica.it/quotidiani.htm
Si prega
rettificare con sollecitudine le errate notizie
diffuse!
In attesa di
riscontro,
distinti
saluti.
Dr. Arch. Franco
Della Rosa
Le scrissi ricevendo una risposta molto gradita
il 24 maggio 2005; visibile in questa pagina.
Per l'Epifania i miei figli mi hanno regalato il
suo libro "... Come abbiamo toccato il fondo".
un messaggio chiave su questo processo che
condiziona ogni giorno di più la vita della
... Le anticipo che in Umbria, dove per
mia disgrazia sono costretto ancora a vivere,
grazie ai
Piani Regolatori comunali tutti illegali, ogni
cittadino dispone di circa tre alloggi a testa
di 100 mq.!
Scritti in www.grupporicercafotografica.it/archeo.htm
ed altro.
...
Cordialmente.
Franco Della Rosa
non riesco fisicamente a parlare con tutti
quelli che me lo chiedono
Se ha materiale in questo senso non me lo ...
invii verso i primi di giugno,
Cordialmente
Milena Gabanelli
Ameria, 24 maggio 2008
IN MANCANZA DI RISCONTRO
SI RINNOVA LA PRECEDENTE COMUNICAZIONE DEL 31 MAGGIO C.A.
F.D.R.
Ameria, 4 giugno 2008
sba-umb@beniculturali.it
Gentile architetto
premesso che avremmo risposto senza ulteriori sollecitazioni (la sua mail è arrivata sabato 31 maggio),
gli interventi che interessano la cinta muraria di Amelia, tutt'ora in corso,
hanno rilevato senza ombra di dubbio la presenza di una porta in perfetta connessione con le mura.
Dopo un accurato scavo e i necessari rilievi sarà tuttavia possibile acquisire ulteriori dati,
indispensabili ad una lettura più esaustiva del manufatto.
Frattanto, con una risentita nota, lei ribadisce la paternità della scoperta in virtù
di una segnalazione a suo tempo inoltrata alla Soprintendenza.
Le argomentazioni a sostegno del rinvenimento, pubblicate dal mensile Archeologia,
si basavano su una foto degli anni Trenta del Novecento che lasciavano intuire
la presenza di una porta, come lei scriveva, “…schermata quasi per intero
da un contrafforte in pietra murato a secco.”.
A conferma dell’interesse suscitato dalla sua tesi, l’Ufficio inviò due funzionari per il sopralluogo,
che si avvalsero della sua collaborazione.
La relazione che ne seguì, conservata agli atti, ipotizzò la presenza di una porta
di età post-classica senza escludere la possibilità che analogo ingresso
potesse essere previsto già nella fase poligonale delle mura.
In altre parole non sussistevano al momento dati certi come quelli
che stanno emergendo nell’attuale fase di scavo.
D’altra parte la letteratura scientifica più accreditata
(cfr. Paul Fontaine Cités et enceintes de l’Ombrie antique, 1990) omette,
certo colpevolmente, di menzionare la rivista dei gruppi archeolgici d’Italia,
nel proprio impianto bibliografico.
Ciò premesso non abbiamo difficoltà a riconoscere la sua approfondita e qualificata conoscenza del territorio,
tanto da invitarla formalmente a collaborare con la funzionaria di zona, dott.ssa Maria Cristina De Angelis,
la quale è ben disposta ad accogliere suggerimenti da chi ama e mostra
di conoscere a fondo l’eredità culturale che abbiamo ricevuto in consegna.
Sarà in ogni caso nostra cura, ultimati i lavori, comunicare pubblicamente
i risultati dell’indagine, rimarcando il suo contributo alla conoscenza della cinta muraria.
Cordiali saluti
4 giugno 2008
Gentile ............ (?),
Cordialmente.
Ameria, 4 giugno 2008
"Amelia un secolo di storia allo specchio ... ", ed. 1989
e reprint del 1994 (p. 31) ed ancora in "Restauro ed accessibilità
delle Cisterne romane e di Piazza G. Matteotti", ed. 1989,
consultabili in biblioteca.
Ameria, 13 luglio 2008
*
Franco carissimo,
ho ricevuto una gran quantità di materiale da vedere.
Hai fatto un lavoro da certosino tantissimo e ben curato.
Non mi meraviglio più di tanto perché so perfettamente
le tue qualità. Grazie per avermi fatto partecipe di
questa ricchezza che oggi è anche nostra. Rivedere Ameria
dopo tanti anni mi ha commosso. Quanti ricordi! e che bei
tempi!!! Carissimo Franco non ti pentire mai di quello che
hai fatto perché prima di tutto lo hai fatto per te e per
l'amore che porti verso quella città e per l'arte in
genere. La bibbia dice che tutto ciò che cade sulle terra
non ritornerà a lui senza ottenere il suo effetto. Noi
non sappiamo quando, ti dico solo che per il solo fatto che
nella gratuità la più assoluta hai voluto farmene
partecipe, basta solo questo perché ti possa sentire
gratificato.
Ti auguro un santo natale
insieme alla tua
famiglia e non ti scordare mai che ti voglio un gran bene.
Un abbraccio Suor Adeodata
Foligno, 5 dicembre 2008
*
Stimà sar Franco,
grazcha fich pels cumplimaints!
Fà adüna bain d'udir...e lura
s'haja güsta darcheu nouv schlantsch.
Eu n'ha guardà las fotografias da las abitaziuns ch'El ha fat in Val
Müstair
- puchà ch'eu nun ha güsta
vacanzas!
cordialmaing salüda
Flurina Badel
CH-Cuira, 20 febbraio 2009
*
In circa 4 milioni di anni è stimata la presenza della specie umana.
In poco più di 3000 anni è stimata l'età della bibbia;
ovvero il libro di storia del popolo ebraico.
Circa 2000 anni ha il cristianesimo e ancora meno l'islamismo.
Poco distanti buddismo e molto di più l'induismo et altri.
Nel mondo si stima la presenza di circa 36.000 forme diverse di religione.
Cosa vuol dire questo?
Vuol dire che tutte le religioni attuali non hanno alcun fondamento.
Le religioni sono una naturale necessità per la mente umana
che ha bisogno di colmare il grande vuoto che il pensiero non riesce a spiegare.
Franco Della Rosa
28 febbraio 2009
*
https://servizi.quirinale.it/webmail/
Al Sig. presidente Giorgio Napolitano,
meditando dopo anni sulla Costituzione ho notato un errore molto grave.
All'art. 1 dei PRINCIPI FONDAMENTALI è detto che
"L'italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro"
e "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
A me non risulta.
Oggi l'italia è una "repubblica" di fatto fondata sui ladri e la "sovranità" appartiene all'economia e alla politica.
Mio padre, novantenne, amareggiato, mi ricorda di quando tornò a piedi (e fu anche fortunato)
dalla Calabria al seguito dell'esercito americano obbligato da una guerra che non condivideva.
Coincidenza vuole che oggi sia anche il 25 aprile,
un'occasione da cancellare e da ripristinare appena l'italia sarà riliberata.
É tempo, tralasciando altre osservazioni, che l'errore, ormai confermato dalla vita corrente, venga rimosso.
Fiducioso invio cordiali saluti.
Franco Della Rosa
25 aprile 2009
*
Gentile Sig. Della Rosa,
sono una collezionista di stampe antiche dell'Umbria e
sto scrivendo un
testo sulle stampe più rare della regione non abbastanza
note e riprodotte.
Tra queste merita sicuramente menzione quella di Lorenzo
Vincentini sulla Città di Amelia.
Ho
trovato nel sito "grupporicercafotografica.it" che la
stampa del
Vincentini è stata da voi riprodotta e che è anche
citata in un lavoro sulle mura ciclopiche.
Le sarei grato se potesse darmi qualche notizia
sull'autore e sulla stampa,
o indicarmi testi ai quali fare riferimento.
La ringrazio in anticipo, cordiali saluti,
Carla Cicioni
17 maggio 2009
Sig.ra Carla Cicioni,
da dove mi scrive?
Di stampe ce ne sono anche altre da me pubblicate nel
'91 nel volume:
www.grupporicercafotografica.it/guida.htm
Alcune notizie sul Vincentini sono nella stampa da me
riprodotta nell'82 in formato originale:
www.grupporicercafotografica.it/varie.htm
ed altre notizie in varie opere dell'Eroli
www.grupporicercafotografica.it/eroli.htm.
Le può chiedere all'amministrazione comunale..
Personalmente non sono un collezionista e non amo il
collezionismo, inoltre da molti
anni non seguo più le problematiche nazionali
www.grupporicercafotografica.it/valmustair.htm
Il materiale che le interessa di questa nazione
imbarbarita è in
www.grupporicercafotografica.it/annunci.htm
sino a quando non butto tutto.
Cordialmente
Franco Della Rosa
Ameria, 17 maggio 2009
La ringrazio molto per le informazioni che mi ha fornito
e mi scuso per non
averle esplicitato che sono Umbra ed abito a Perugia.
Mi sembra di capire che il suo interesse è stato quello
di conservare
attraverso la fotografia memoria e traccia del passato.
Condivido l'immagine
di nazione imbarbarita, ma non butti tutto perché la
memoria serve anche dopo secoli.
Cordiali saluti,
Carla Cicioni
Perugia, 18 maggio 2009
Il mio interesse passato è stato molto articolato
e riassunto nel sito web
www.grupporicercafotografica.it
In merito alle stampe, quelle raccolte ridotte nel
volume
Guida di Mons. Di Tommaso, sono particolarmente rare.
Per ciò ritengo che se la fonte di riproduzione sarà
quella
va citata per esteso e comunicata allo scrivente.
Cordialmente
Franco Della Rosa
Ameria, 18 maggio 2009
*
Salve,
vorrei sapere se avete disponibile, in versione
fotografica o altrimenti,
una copia del "Cappuccino scozzese" di Rinuccini [e'
tramite questo che con
google sono arrivato al vostro sito]. Sto cercando
questo testo per motivi
di ricerca e insegnamento, e non riesco a trovarne copie
accessibili negli
States. Un aiuto da parte vostra mi sarebbe enormemente
gradito.
Cordialmente,
Marco Arnaudo
Assistant Professor
Director of Graduate Studies in Italian
Ballantine Hall 633
1020 East Kirkwood Avenue
USA - Bloomington
June 10, 2009
Si dispongo di una copia cartacea
di questo libro.
Ho però difficoltà a rendere consultabile il testo.
Tutto il mio archivio fotografico e librario è
impacchettato
e posto in vendita. Il riferimento è in
www.grupporicercafotografica.it/annunci.htm
Cordialmente
Franco Della Rosa
salve,
mi chiedevo dunque se sarebbe possibile acquistare
questo testo
singolarmente, separatamente dal resto della raccolta.
Le assicuro che si
tratterebbe di un aiuto davvero indispensabile per le
mie ricerche, e mi
impegno a riconoscere formalmente il suo aiuto nelle mie
future
pubblicazioni che avranno ad oggetto il libro in
questione.
Cordialmente,
Marco Arnaudo
Mi dispiace ma non mi è possibile.
Può chiedere alla biblioteca comunale
presso il comune ....
Cordialmente
FDR
Ameria, 11 giugno 2009
*
Oggetto: schiamazzi notturni.
Al Comando di Polizia Municipale
Piazza Matteotti, 3
Al Comando Stazione Carabinieri
Via 1° Maggio, 226
PAESE
Lo scrivente chiede cortesemente di conoscere i nominativi del raggruppamento d’individui
che mediamente dalle ore 22 alle ore 24, a giorni variabili e da mesi,
sbatte tamburi e soffia in trombette, probabilmente dalla zona di “Paticchi”
riempiendo la mia camera da letto del loro sgradito comportamento.
Contando su un Loro intervento, in attesa di tornare all’estero
e nella speranza di poter dormire a settembre, invia distinti saluti.
Franco Della Rosa
Ameria, 9 luglio 2009
A tre settimane di distanza nessuna risposta è giunta
e la maleducazione continua ad imperversare.
30 luglio 2009
Un nuovo mese è passato e gli imbecilli continuano senza tregua!
Nessuno sente, nessuno interviene!
Una mutazione nel loro cervello potrebbe risolvere il problema.
1 settembre 2009
L'arrogante maleducazione dei somari,
con il tacito avallo delle pubbliche istituzioni di controllo,
prosegue.
L'augurio è la sorte di Menico di Boso!
25 settembre 2009
*
Complimenti a Beppe
Grillo!
Con la sua candidatura
ha espresso il pensiero che collima con il mio.
Per governare non
occorrono ideologie ma soltanto dipendenti pubblici
che gestiscono ciò che
non è apparentemente privato,
ovvero del singolo
individuo o della propria famiglia.
Perché la cosa
pubblica in realtà è quanto di più privato possa
esistere essendo disponibilità di ogni cittadino.
D’altronde i paesi
nordici (ex barbari) in materia fanno scuola da molto
tempo.
Auguri
Franco Della Rosa
13 luglio 2009
*
MEGLIO TARDI CHE MAI
Alla Direzione Nazionale di Lega Ambiente.
Leggo da una nota di stampa del Vostro “Dossier Alpi - Seconde Case”,
e ribadisco: è meglio accorgersene tardi che mai.
Scrivo per l’Umbria, regione cosiddetta “rossa” insieme alle sue due Province
e alla stragrande maggioranza dei suoi Comuni, questo dalla cosiddetta “liberazione” ovvero,
ufficialmente, da circa 60 anni, ovvero da quando con la ricostruzione rapidamente anche l'Umbria
è passata alla insensata e catastrofica speculazione edilizia residenziale e produttiva.
In realtà di “rossa” c’è sempre stata solo l’arroganza amministrativa dettata da ignoranza
e l’individualismo imperante. D’altronde il senso del comune in questa Penisola non esiste.
Ma l’Umbria non ha seconde case come si evidenzia per altre regioni ma le terze e le quarte case
e non le ha in montagna o in collina ma dappertutto compreso l’interno dei centri murati
dai quali le amministrazioni comunali, costituite tassativamente da amministratori-costruttori,
hanno con sollecitudine iniziato a cacciare dagli anni ‘70 l’originaria popolazione
con la costruzione di luride periferie degne concorrenti di quelle delle grandi città,
tutto questo tramite illegali Piani Regolatori approvati ad ogni livello di controllo.
Noto che nel Vostro dossier l’Umbria non compare, non so perché,
comunque dalla data del mio censimento del '78
sul patrimonio rurale, redatto per avere indispensabili dati sulla residenza dei miei concittadini
e per calcolare insieme a quelli dei centri murati la totale consistenza edilizia disponibile,
nessuno sulla penisola se ne è poi mai curato sino ad ora.
Tutto questo è stato il rilievo di un semplice dato propedeutico
per riprogettare il PRG del mio comune nella redazione della tesi di laurea,
tesi seguita dal numero due della pianificazione urbanistica nazionale,
ossia, il prof. Mario Coppa che sbandierava spasmodicamente la cosa
nell’aula magna dell’università come evento da tramandare ai posteri; ed aveva ragione.
Di questo lavoro (www.grupporicercafotografica.it/casarurale.htm), come di altro,
fu data copia all’amministrazione competente per territorio che prontamente l’ha fatta sparire.
In breve, cara Lega Ambiente, il “meglio tardi che mai” sta a significare che è troppo tardi
per trattare questi argomenti. La cosa è purtroppo irreversibile e ha raggiunto un livello quantitativo,
per non parlare di quello “qualitativo” che fa rabbrividire.
Oggi l'unica soluzione praticabile per tornare a respirare
è rappresentata della demolizione di almeno l’80% del costruito dal dopoguerra.
Lo farà qualcuno? Non credo, quindi resta solo d’aspettare il collasso.
Nel ’97 la Legge Regionale Umbria n. 31 prevedeva l’inedificabilità delle zone rurali.
Dal ’97 si è invece edificato tutto il territorio rurale! E come! Inoltre!
È atto più civile lanciarvi sopra un’atomica che trattare l’argomento!
Personalmente ho dedicato a ciò oltre trent’anni della mia vita, in trincea, sul luogo,
rinunciando alla “carriera”, trent’anni interrotti appena un paio di lustri fa
e vi posso certificare che la “pubblica amministrazione umbra”
è riuscita in trent’anni a cancellare trenta secoli di dignitosa storia popolare.
Attualmente invece impegna la propria azione a tempo pieno a stuprare quel poco che è rimasto
con l’ausilio degli “addetti ai lavori” coadiuvati dall’intera popolazione,
in particolare con quella di migrazione metropolitana usufruendo
della più grande fabbrica di maleducazione del centro Italia - Roma -
che concorre con i peggiori soggetti che può smaltire dalle nostre parti.
Dal paradiso helvetico (
Unus pro omnibus, omnes pro uno),quello che anche la "penisola" possedeva ma ha rifiutato, vi mando i miei migliori auguri.
CH-Comün da Val Müstair - 9 avuost 2009
www.grupporicercafotografica.it/valmustair.htm
Franco Della Rosa
Referenze: ultima attività tenuta in piedi all’estero in
www.grupporicercafotografica.it
*
Non so
se si ricorda di me, tempo fa le avevo chiesto di
spedirmi il libro su Stelvio.
Poi mi sono finalmente insediato a Trafoi con un piccolo
appartamento ...
L'ho citata nella parte dell'Introduzione, spero non ne
abbia a male.
Se avesse da darmi consigli o farmi critiche. Accetto
tutto.
"...
L'ispirazione per un sito web è
nata da:
"Stelvio - Compendio di notizie"
(Stelvio - Gomagoi - Trafoi - Solda) di Franco Della Rosa del Gruppo Ricerca Fotografica,
a cui ho dedicato anche un link (Stelvio ...
notizie).
Ho potuto notare con quanta cura e passione il signor
Della Rosa
ha scritto una raccolta di notizie su questa valle.
Dopo una breve introduzione di Gustav Thöni,
l'autore presenta un'infinità di cose meravigliose
ascoltate dagli abitanti o ricercate negli archivi
storici.
In questo libro troverete aspetti geologici, storici,
culturali; tradizioni e leggende di questa bellissima
valle.
Il libro lo potete trovare on line al sito di cui
sopra.
Ora mi permetterà l'autore di citare questa sua frase:
"Quale assiduo ospite di questi luoghi, insieme alla mia famiglia,
ho ritenuto doveroso ricambiare con questo scritto ai
piacevoli e frequenti soggiorni che qui trascorro".
Oggi questa frase rappresenta un po' anche me: quale
assiduo ospite di questi luoghi,
insieme alla mia famiglia, dal 1971 fino al 2002, ma che dal 2009 ho ripreso a frequentare da solo,
ho ritenuto doveroso ricambiare con questo "sito web" ai piacevoli e,
proprio dal 2009, frequenti soggiorni che qui
trascorro!
Nonostante l'invito a leggere il libro del signor Della
Rosa
(vi assicuro che anche lui non mi ha pagato nulla per questa pubblicità,
ma quando una cosa è fatta bene bisogna dirlo) al fine di conoscere questa valle e,
non solo per una decina di giorni di vacanza, ma in modo molto più approfondito
(cosa che potete fare anche da casa, prima di partire); ..."
http://www.trafoi.net/Introduzione.htmL
Distinti saluti
Roberto Carannante
Genova, 5 settembre 2009
*
Mi chiamo Floriana (Santori), sono di Guardea
ma vivo e lavoro a Todi come medico di base da circa 30 anni.
Visito spesso il tuo sito che trovo un capolavoro
e ti faccio i miei complimenti ...
... Grazie e buon lavoro.
Todi, 5 ottobre 2009
*
A cadenza ventennale ogni tanto qualcuno si sveglia,
esce dal coma e non si accorge che altri sono già passati prima di loro.
L'ultima novità è la scoperta della Tavola Peutingeriana mostrata
in un articolo a pagina intera dal Messaggero Umbria del 13 u.s.
Peccato che anche questa non è una novità!
Fu da me studiata ed utilizzata e nel settembre 1984 pubblicata
per uno stralcio alla pag. 20 nella Guida di Ameria, oltre 26 anni fa!
Poi in Archeologia n. 3 del maggio 1987.
Franco Della Rosa
Ameria, 15 gennaio 2010
*
Gentilissimo Architetto Della Rosa,
innanzi tutto la ringrazio per avere già effettuato il
......., raramente
s'incontrano persone corrette e gentili come voi.
.......
Ancora grazie e molti auguri a tutta la famiglia.
Elisa (Stefanini)
Bologna, 30 maggio 2010
*
... Spesso quando venivo a trovare mio padre incontravo
Vincenzini, conosciuto a teatro, che mi ossequiava in modo inaspettato ...
...
Cari saluti.
Alessandro
Bologna, 31 maggio 2010
... ti ringrazio di avermi ricordato il fatto
...
di Giuseppe Vincenzini (Pino "la maschera"),
ricordo nitidamente
il saluto di "ossequi dottor" che
mi rivolgeva quando prevalentemente
m'incontrava all'ingresso della bottega del
falegname Vittorio Guerrini.
era un saluto che accompagnava ad un accenno
d'inchino e alzata di cappello
di cui tassativamente dovevo apprezzare il
gesto anche se mi metteva in forte imbarazzo.
... Saluti.
Franco
Ameria, 1 giugno 2010
*
... Dopo tanti anni non ricordo dell'escursione fatta a Monte Pian di Nappa
e poi a Collicello dove visitammo la tomba che tu hai riportato nella pagina "ritagli".
Quello
che ricordo bene è che hai speso tanto tempo per la tua
gente. ...
Paolo
30 giugno 2010
Rispondo alla tua e-mail dei giorni scorsi ... per ricordarti tra le varie cose a te già note che ...
mi laureai nel '79 con lode in urbanistica e che per il lavoro decisi di restare sul posto.
Evitai di andare nel capoluogo di provincia, di regione o altrove a far carriera.
La scelta fu quella di operare quanto più correttamente in ambito professionale
sia pubblico che privato ed in particolare nel sociale richiamando la comunità
verso la propria storia, il rispetto per i propri antenati e la propria identità.
Correttamente vuol dire rispettando la nostra tradizione ed il patrimonio
gratuitamente ereditato, lavorando in continuum con la tradizione locale.
Questo, purtroppo, negli anni, mi ha pesantemente danneggiato.
Nessun inquadramento e remunerazione adeguata all'intenso lavoro.
Al contrario, danni economici e imbarbarimento sociale sono stati
gli aspetti che ho dovuto subire in modo sempre crescente e inarrestabile.
Oggi è tardi o meglio è impossibile un recupero.
La comunità locale, mal guidata,
continua il suo cammino senza ritorno.
Non mi resta che proseguire all'estero la mia attività
come da oltre dieci anni sto facendo. ...
Saluti
Franco
Ameria, 2 luglio 2010
*
Si,"Archeologia" mi interessa sempre...
Un saluto e buon fine settimana, non prima di ripeterti,
anche a rischio di essere noiosa, che il tuo sito è meraviglioso.
Giuseppina
Ameria, 16 luglio 2010
*
Gent.mo arch. Della Rosa,
raccogliendo materiale sulla storia amerina, mi sono imbattuto nella citazione di un testo,
di cui Ella è autore, “La torre civica di Amelia”, che fu pubblicata in Archeologia dei Castelli
(Anno I, n. 1, set. 1984, Roma, Tip. Mengarelli, 1984, pp. 55-57, Tav. 1).
Purtroppo, la rivista è irreperibile, almeno per i miei limitati mezzi di ricerca.
Lei sa dove sia possibile reperire il testo e consultarlo?
La ringrazio per la cortesia che vorrà dimostrare.
Distinti saluti
Dr. Massimiliano Bardani
Terni, 23 novembre 2010
La pubblicazione è in http://www.grupporicercafotografica.it/castelli.htm
e più estesa in 2 numeri di Archeologia consultando l’indice http://www.grupporicercafotografica.it/indice.htm.
Altre notizie consultando il sito web http://www.grupporicercafotografica.it.
Nell’uso vanno citate le fonti.
F.D.R.
Gent.mo arch.,
la ringrazio vivamente.
Ella è gentilissima e non posso che dispiacermi che un così attento studioso di Ameria
abbia cessato ogni attività in loco.
Un cordiale saluto
Dr. Massimiliano Bardani
Terni, 23 novembre 2010
*
Buongiorno,
mi chiamo Anastasia Quadraccia e Le scrivo in merito ad
una questione che mi sta molto a cuore,
sperando che Lei possa darmi delucidazioni su quanto mi accingo ad esporLe.
So che ha
molti impegni e in progetto per Agosto una mostra quindi
cercherò di rubarle meno tempo possibile.
Inizio subito col dirle che faccio parte della Contrada
Vallis e che quest'anno all'Ente Palio
si è
profilata la possibilità di ridefinire i confini e le
varie zone assegnate alle Contrade.
Stavo leggendo "Amelia e i suoi statuti" (a cura di
Menestò, Andreani, Nanni e Civili)
e spulciando tra i capitoli introduttivi uno, quello di Emilio Lucci "la topografia di Amelia medievale",
ha catturato la mia attenzione, poiché egli sostiene che molto probabilmente l'odierna
Piazza Marconi, antica Platea Maior o Platea Sancte Marie come viene definita dagli Statuti stessi,
sia in
realtà della Contrada Vallis e non della Contrada Platea
come invece accade oggi (p.162).
In pratica Emilio Lucci asserisce questo, perché si rifà
ad alcuni atti notarili in cui si dice:
"in portico ecclesie sancte marie de Porta, posita in contrada Vallis iusta plateam de porta",
"actum...in portico ecclesie Sancte marie de Porta, posito in contrada Valiis iuxta rem dicte ecclesie,
platea de porta et strata." Ho deciso allora di verificare l'attendibilità di una tale asserzione
e di ricostruire in qualche modo la storia di Piazza Marconi: mi sono recata per prima cosa
in
biblioteca per reperire tutto il materiale possibile su
tale argomento.
Credo che non serva descriverle cosa io pensi dello
stato della nostra biblioteca, mi limiterò soltanto a
dirle che,
ed è questo il motivo che mi ha spinta a scriverLe (aggiungendo ovviamente il fatto che
Lei è uno studioso di spicco e di indiscutibile conoscenza), l'unica fonte utile che sono riuscita a trovare
è stata la piantina che sotto allego che riporta il suo nome, strappata da un libro,
che mi
vergogno a dirlo, non sono stata in grado di farmi dire
quale fosse.
Ecco, le chiedo dunque di potermi dire da quale libro
sia stata strappata questa cartina,
in modo tale che io lo consulti, inoltre se con la cartina c'era una legenda e soprattutto se Lei,
visto che si parla di "contrade di Amelia XIV secolo", consideri Platea Maior tra i confini della Contrada Vallis.
In attesa
di una Sua risposta intanto la ringrazio anticipatamente
per la Sua attenzione
Anastasia Quadraccia
Buona sera,
da oltre 10 anni non mi interesso più di questo imbarbarito paese ed ho repellenza
per tutto ciò che lo riguarda. La mia attività è trasferita interamente in Svizzera.
Informazioni si possono cercare nel mio archivio in web www.grupporicercafotografica.it,
quella carta comunque non ha nessuna attendibilità.
Cordialmente.
Franco Della Rosa
P.S. Mi è sfuggito di dire che la carta citata non è mia ma di Emilio Corvi e inserita in una
raccolta di notizie richiamate in http://www.grupporicercafotografica.it/studi.htm n. 297.
Chi ha abbinato il mio nome alla carta ha commesso un abuso; odio contrade e dintorni.
Buongiorno,
mi deve scusare, non sapevo che non si occupasse più di
Amelia. La ringrazio per le informazioni.
Anastasia Quadraccia
Ameria, 30 marzo 2011
*
Ho trovato la Loro pubblicità regionale sulla 4° di copertina del numero di maggio del mensile dell'ACI
(associazione che pubblicizza intensamente le auto straniere) e sono rimasto esterrefatto dalla descrizione.
Transito in Liguria dagli anni settanta ed oggi lo faccio chiudendo gli occhi fintanto non arrivo in Francia.
Questo per il degrado in cui è ridotta, la speculazione e lo sfruttamento da rapina imperante,
l'imbarbarimento dei suoi centri e del territorio ecc. Un'autentica vergogna!
Arch. F. Della Rosa
Ameria, 21 maggio 2011
Gentile Sig. Della Rosa,
Ci dispiace che sia costretto a chiudere gli occhi transitando attraverso la Liguria,
perché nonostante quello che pensa esistono centri che vale la pena di fermarsi a visitare:
non sono attraversati dall’autostrada né dall’Aurelia, e proprio per questo sono riusciti a mantenere un certo fascino.
A volte ci si sofferma a giudicare quello che si vede a pochi metri davanti a se, e non si va oltre:
provi ad andare oltre l’immagine che vede transitando sull’Aurelia o sull’autostrada,
prenda per un giorno qualche strada laterale invece di proseguire fino in Francia e provi a visitare
i borghi dell’entroterra, o i centri medievali della costa.
Troverà una Liguria diversa da quella che pensa.
Se vorrà inviarci il suo indirizzo, Le faremo avere qualche brochure illustrativa delle varie possibilità che offre la Liguria
Nell’attesa di accoglierLa quale gradito ospite, restiamo a completa disposizione per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti,
Lo Staff Agenzia Regionale per la Promozione Turistica“in Liguria”
Genova, 23 maggio 2011
Mi fa piacere d’aver ricevuto una risposta; ad esempio l’ACI, il Touring Club ed altri non rispondono mai;
il Touring addirittura per il suo nome non usa nemmeno la lingua nazionale!
Comunque ho 58 anni, viaggio da 53 e posso assicurare più nei luoghi secondari che in quelli pubblicizzati
come ho fatto anche ieri nel viterbese e tutti, ripeto tutti dagli ultimi 30-40 sono diventati impressionanti.
Andavo al mare in una località chiamata Tarquinia, c’era solo un bar e 20 persone in agosto, oggi una città allucinante!
Questo lo può evidenziare soltanto chi ha bene in mente l’immagine chiara del passato al confronto con quella di oggi.
Negli anni ho prodotto un archivio fotografico di 130.000 immagini in particolare dell’Umbria meridionale
dichiarato ultimamente bene culturale dal ministero e non escludo che contempli anche foto di Portofino in B&N,
ci passai prima della campagna di tutela allora promossa da Italia Nostra!
Una regione è un territorio, gli eventuali brandelli di sopravvivenza dispersi qua e là non la rappresentano.
Nel mio sito web www.grupporicercafotografica.it si possono trovare molte altre risposte.
Ringrazio per i prospetti illustrativi ma la mia scelta l’ho fatta ed è in www.grupporicercafotografica.it/valmustair.htm
Cordialmente
Franco Della Rosa
Ameria, 23 maggio 2011
Gentile Sig. Della Rosa,
La ringraziamo molto per l’apprezzamento, e concordiamo con la sua analisi; ma ci permetta di presentarle alcune immagini,
certamente non professionali come le sue (quelle utilizzate da noi per le edizioni cartacee sono coperte da copyright
e non possiamo inviarle liberamente). Probabilmente non contribuiranno a farle cambiare idea,
ma le daranno un’idea leggermente diversa dello stereotipo della Liguria affollata e caotica e dei borghi rovinati.
Qualcosa e’ stato fatto di buono nei piani regolatori e qualcosa di naturale ancora lotta per sopravvivere al cemento…
Cordiali saluti e a risentirla
Lo Staff Agenzia Regionale per la Promozione Turistica “in Liguria”
Genova, 24 maggio 2011
Anni fa scrivevo a proposito di case e abitati: “meglio un rudere che un restauro”
in http://www.grupporicercafotografica.it/cittaviva.htm tutto à stato quotidianamente verificato.
Purtroppo l’epoca contemporanea è contraddistinta da somareria e profitto sull’usa e getta che ha distrutto
quella che poteva essere la principale risorsa nazionale, anche attraverso un turismo internazionale, il ricco patrimonio
naturale e quello faticosamente prodotto dai nostri nonni e ricevuto gratuitamente in eredità.
Una regione è una regione e i brandelli rappresentano soltanto se stessi!
Non solo la realtà è irreversibile ma ciò che si fa insistentemente ogni giorno ne garantisce la fine.
Cordialmente.
Franco Della Rosa
Leggete nel mio sito web “Attività” - “Archeologia” - “L’atomo” - “Interventi” – “Quotidiani” - “Esposti”, le varie pubblicazioni
e tutto il resto che vi fornirà un quadro molto più chiaro di quanto è andato perso in pochi anni e non potrà ritornare.
Ameria, 24 maggio 2011
*
Salve,
sono una studentessa di
architettura e sto facendo una
ricerca riguardante la Chiesa
rurale
di Santa Maria in Croce
d'Alvo, la quale si trova a
Fornole (Amelia).
Poiché la mia ricerca deve
essere il più possibile
approfondita e accurata,
sto cercando qualsiasi informazione sia possibile reperire, soprattutto storica,
e sarei
interessata anche a fotografie e
immagini riguardanti la Chiesa
in questione.
Disponete di materiale simile,
ed è possibile farmelo
pervenire?
Grazie per la disponibilità,
attendendo una gentile risposta
la saluto cordialmente
Martina Guidi
Non mi interesso localmente da 10 anni di questi argomenti, comunque credo che la chiesa
di Santa Maria in Croce d’Alvo dovrebbe essere pressoché distrutta.
Integra e con ampia documentazione è nel mio archivio fotografico consultabile
tramite la soprintendenza secondo procedura da loro stabilita in
Nella pagina seguente vi è un commento attinente sulle forme di tutela adottate http://www.grupporicercafotografica.it/Storia.htm.
Nel periodico Archeologia da me fondato un articolo di un collaboratore http://www.grupporicercafotografica.it/archeo.htm.
Rammento che ogni fonte va citata per esteso.
Saluti
F. Della Rosa
26 maggio 2011
Con nota del 26 maggio l'interessata chiede al Ministero che
risponde positivamente il 31 successivo.
Segue la mia lettera del 7 giugno:
A seguito della Nota Prot. 2293-28.13.10/9 del 31 maggio 2011 pervenuta in data odierna
dalla Soprintendenza Archivistica di Perugia, è possibile ora consultare e trarre copia
delle varie immagini conservate della Chiesa interno/esterno e Sagrato, di cui all’oggetto,
prima della sua distruzione,
fotografie da selezionare nell’Archivio Fotografico costituito da ÷ 140.000 immagini.
La procedura nel rispetto dell’art. 124 e 126 del D.Lvo n° 42/2004 e s.m.e.i.,
prevede inoltre ai sensi dell’art. 127 gli oneri a carico del richiedente, preventivamente calcolati
all’1% del costo di produzione/cessione dello stesso Archivio, pari ad €. 7.000,00 con importo
da versare sul Conto Corrente Postale. n° 38433603, intestato allo scrivente proprietario,
indicando altresì i dati fiscali per la ricevuta e le date di cinque pomeriggi da concordare.
Distinti saluti.
A due settimane nessuno si è più inteso.
Quando si tratta di contribuire tutti spariscono.
19 giugno 2011
*
Gentile architetto,
visitando il sito www. grupporicercafotografica ho trovato un suo commento
che riguarda proprio la chiesa rurale di Croce d'Alvo.
Mi rattrista constatare che nulla dell'originale , come molte altre cose in Amelia
sia stato preservato e tenuto in considerazione.
Come ad esempio la sua guida di Amelia non gradita alle istituzioni ma un autorevole
punto di riferimento
per la conservazione della memoria storica collettiva, nonché di studiosi e turisti.
Nemo propheta in patria.....
Spero di trovarne almeno una copia in biblioteca!
Oltre a materiale documentale su questa chiesta rurale, vorrei conoscere la storia della cosiddetta
"fattoria" dei Carità in Via Primo Maggio, e possibilmente trovare anche una foto d'epoca,
magari con il cavalier Santicchi Arnaldo, fattore dei Carità morto a 107 anni.
La ringrazio per quanto potrà illustrarmi
Ida Dominici
9 luglio 2011
10 luglio 2011
*
É in rete da questa mattina il tuo commento sulla Mostra "68",
nella pagina www.grupporicercafotografica.it/UnFotografo.htm
dal titolo: “Impressioni da una Mostra”.
Franco
Mi piace, molto raffinato tutto il sito: dai colori alle forme,
dallo sfondo alla disposizione delle foto; complimenti è bellissimo.
Il mio scritto finale, messo con quei caratteri e in quella forma spezzata,
sembra quasi una poesia!
Grazie!
Gabriella Massarotti
Perugia, 23 settembre 2011
Ciao Franco,
sto scrivendo il messaggio dal PC di un amico da cui riesco ad ascoltare
la bellissima canzone di sottofondo di una pagina del tuo sito web grupporicercafotografica ....
quando il vento dell'est .... e non riesco più a chiudere .... mi riporta indietro ai tempi
della mia gioventù, mi fa piangere, è così struggente !!!!
Ho rivisto la storia degli interventi sui palazzi storici, castelli, abitazioni,
mura, lavori veramente spettacolari.
A proposito del castello di Guardea, ti ringrazio sempre di quella stampa
che mi regalasti in versione seicentesca, che ho appeso in camera mia.
Ho pubblicizzato il tuo sito ad alcuni amici, anche artisti,
che lo sanno apprezzare e lo trovano fantastico e ricchissimo ....
Mi mancate, a quando qualche altra iniziativa?
Un abbraccio
Gabriella
Perugia, 3 ottobre 2011
*
Al Parco Energia Rinnovabile di Frattuccia
Il programma è ottimo ma
il risultato è pessimo.
Di fatto devasta l'ambiente e la nostra storia!
Distinti saluti
Franco Della Rosa
Ameria, 23 settembre 2011
Sig. Della Rosa
buonasera.
Ho consultato
rapidamente il sito
che segnala nella
sua mail inviata
come commento al
sito del Parco
dell'Energia.
É veramente ricco
di molte
informazioni sul
territorio
circostante e mi
riprometto di
tornarci.
In riferimento alla
sua critica circa lo
scempio posso
comprendere che non
approvi le
realizzazioni
istallate, ma
il tentativo è stato
quello di cercare di
integrare le
tecnologie in una la
struttura
convenzionale.
Non sosteniamo di
aver trovato la
soluzione ideale
sicuramente si può
fare meglio alla
luce di ciò che è
stato fatto.
Consideri anche che
sino a che nessuno
fa nulla è difficile
avviare soluzioni
che risolvano i
problemi dei costi
energetici
delle abitazioni.
Siamo un laboratorio
che vuole
sperimentare e
trovare modi nuovi
di, risparmiare ed
utilizzare energia.
Ogni sua critica e
suggerimento sono
ben accetti, la
finalità quella di
proporre a chi è
interessato
soluzioni diverse
e
non convenzionali
sempre rispettando
ambiente e
paesaggio.
Se ritiene opportuno
può anche venire a
farci visita e
potremmo discutere i
motivi della sua
totale
disapprovazione.
Dal vostro portale
emergono una
quantità notevole di
informazioni, perché
non pensare di
organizzare
da noi degli appuntamenti su temi legati all'Umbria? Disponiamo di una sala conferenze da 50 posti attrezzata.
Una collaborazione
per smussare i punti
di attrito.
Comunque grazie per
il contatto e nello
spirito di fare bene
mi auguro un futuro
costruttivo
contatto.
Distinti saluti
Maurizio Ferrario
Frattuccia, 26 settembre 2011
Sig. Ferrario buon giorno,
dopo oltre trent’anni sprecati sul posto da una decina i miei interessi sono trasferiti all’estero.
Ne fa ampia fede il mio sito internet. Mi limito solo a citare due esempi.
Le alternative concrete sono semplicissime:
- dal Piano Regolatore Comunale di Guardea da me ultimato recentemente, risultano circa 700 mc
in alloggi disponibili a testa, pari a circa 250 mq di abitazione, pari a circa 2,5 alloggi a persona che
moltiplicati per la famiglia media di circa 2,5 persone corrisponde a circa 6,5 alloggi a famiglia. Ciò vuol dire
che se demoliamo tutte le abitazioni inutili, nella fattispecie corrispondenti alle periferie urbane degli
ultimi decenni risparmieremo da 4 a 5 volte gli attuali consumi. Ciò vale per Guardea, l’Umbria e l’Italia!
Se poi calcoliamo i soldi che i cittadini hanno speso per costruire tale inutilità e devastazione integrata dagli enti pubblici,
avremmo avuto dei centri antichi versione gioiello sotto ogni punto di vista. www.grupporicercafotografica.it/esposti.htm
Da ciò si deduce che la via da seguire è ben altra altrimenti si continua fare come il gatto che insegue la sua coda;
- sempre al fine di valutare lo spreco di risorse, questa volta semplicemente economiche, che potevano essere
impiegate con grande beneficio nazionale, ricordo che in Italia circolano circa 40.000.000 di automobili (buona parte
a causa delle inutili e illegali periferie urbane) e che il 71% pari a circa 28.000.000 sono state acquistate all’estero
disperdendo fuori ciò che si poteva spendere in casa, ovvero 6-700 miliardi di euro, pari ad 1.400.000 posti di lavoro
persi ciascuno di 40 anni, ecc. ecc, ..... oggi avemmo potuto parlare di risparmio energetico in forma più nobile.
- Dimenticavo: spengiamo le luci urbane durante la notte che non servono e lasciano vedere il cielo,
- evitiamo la mobilità tra città per lavoro, venti anni fa non ci dovevano pensare i computer?
- aiutiamo gli immigrati a vivere bene nella Loro Patria restituendo il mal tolto!
- Ecc...... !
Ringrazio per le osservazioni e le varie proposte ma oramai intendo passare il resto della mia vita
e il proseguo in ambiente molto più civile, ovvero in quello che contempla l’interesse comune,
Ciò che non ho esternato qui, ci vorrebbe una vita, è nel mio sito web www.grupporicercafotografica.it .
Ancora grazie.
Franco Della Rosa
Ameria, 29 settembre 2011
*
Un sito ricco di immagini e di pensiero, di ricerca e di riflessione su di sé e sul proprio cammino,
con la volontà di condividere la propria esperienza visiva e culturale.
Al centro dei pensieri la costante attenzione al territorio, la ricerca dello stato originario dei manufatti
perché essi svelino la lontana intelligenza che li ha costruiti con rispetto dei luoghi e lungimiranza.
Eredità per noi immeritate e perciò spesso ignorate o, peggio, violate abbattute dimenticate.
Il passato si presenta a noi sotto molteplici forme materiali, e ci invita silenziosamente
a mantenere con amore ciò che conserva intatto il suo valore.
É un dono che giunge a noi da maestri morti secoli fa, sconosciuti, ma talmente positivi nel loro pensiero
e nelle loro azioni da voler costruire cose, ponti e palazzi non solo per se stessi ma addirittura per noi.
Un dono che non ci viene chiesto di ricambiare - non ne saremmo in grado né con la prospettiva della mente
né con il cuore - ma solo di rispettare, e, se possibile, di tramandare a chi verrà dopo di noi.
Grazie Franco
Carla Giacomozzi
Bolzano, 7
novembre 2011
*
A PROPOSITO DI
CATACOMBE
Al Dr. Roberto Nini
- Narni Sotterranea,
t’invio l’ultimo
numero di
Archeologia e
l’intervista
rilasciata
ad un quotidiano
locale pochi giorni
fa.
Saluti
Franco Della Rosa
Grazie Franco,
ti ringrazio per il
gentile pensiero e
concordo con te
quando dici che non
è possibile andare
dietro a coloro che
con enfasi e poca
storia hanno
parlato del passato
di un luogo. La
ricerca, quella
vera, va fatta sul
campo e negli
archivi.
Tienimi aggiornato
sugli sviluppi.
Grazie.
Roberto Nini
Narni, 25
marzo
2012
*
Gentile
Sig.ra Elisa
Rodoni-Cavedon,
ascolto
quasi ogni
sera in
internet il
Telegiornale
Svizzero di
lingua
italiana
dalla mia
casa in
Umbria e in
Svizzera,
poco fa, ho
conosciuto
la Sua
Libreria di
Zurigo.
Le scrivo
soltanto per
proporLe
alcuni miei
libri che ho
disponibili
e che
posso
rendere
gratuitamente
se possono
interessare
i Suoi
Clienti.
Si tratta
di:
1 - B&N
(Bianco e
Nero - 2003
- pag. 112)
2 - MURATURE
IN OPERA
POLIGONALE -
opus
antiquum
(2002 - pag.
70)
3 -
ARCHITETTURA
RURALE A
NARNI -
caratteri e
funzioni
(2000 - pag.
64)
4 - OPERE DI
RESTAURO
DELL'OSPEDALE
ANGLICANO DI
ARRONE,
DELL'OSPEDALE
DEGLI
INFERMI DI
NARNI E
DELLA
"CROCE
ROSSA" AL
VOCABOLO
TREVI DI
TERNI (2001
- pag. 40)
5 - STORIA
DI TODI IN
UN
MANOSCRITTO
DEL XVIII
SECOLO (2000
- pag. 36).
Potrei
spedirle 15
copie di
ciascuno o
fargliele
avere
direttamente
da un mio
figlio
che, in
vista di un
lavoro in
zona,
potrebbe
venire a
Zurigo.
quindi in
prima
pagina, sul
lato destro:
B&N – MURA –
NARNI –
RESTAURO –
TODI.
Mi dica Lei
se può
interessare.
Cordialmente
Franco Della
Rosa
Libreria
Italiana
Gentile
Signor Della
Rosa
A
nostra volta
ne faremo
omaggio. ...
Signor Della
Rosa,
Capita così
di rado (per
non dire
mai) che ci
ha
disorientato.
Grazie per
il prezioso
materiale
storico
uscito da un
pacco
"misterioso"
che abbiamo
già messo a
disposizione
dei Clienti.
CH-Zurigo, 12 aprile
2012
*
Alla
Radiotelevisione Svizzera Italiana
Spett.le
Redazione,
ho letto
la
Rubrica
“Vero/Falso”
e la
pagina
“Fatti e
cifre
2010-2011”.
Ho
trovato,
come
avviene
sempre
nel
confronto
tra i
costi
dei
servizi,
una
valutazione
errata
nella
comparazione
tra i
vari
Stati
Europei.
Nessuno
tiene
mai
conto
del
potere
d’acquisto
della
moneta
in ogni
singolo
Stato e
l’entità
dello
stipendio
medio
individuale
e/o
familiare.
In
Italia
ad
esempio
un
pubblico
dipendente
percepisce
in media
uno
stipendio
pari ad
1/3 di
quello
percepito
in
Svizzera,
cosi
come è
molto
inferiore
rispetto
a
quello
percepito
in
Francia,
Germania
ecc.
seppure
l’Italia
ha un
costo
della
vita di
poco
inferiore.
Ciò vuol
dire che
non è
vero che
il
canone
TV
italiano
è
inferiore
a quello
elvetico,
tutt’altro,
di fatto
è pari a
più del
doppio
di
quanto
evidenziato.
Lo
stesso
errore
viene
applicato
ad
esempio
per il
costo
della
benzina
d’autotrazione
ecc. .
Sono
aspetti
che
vanno
evidenziati
altrimenti
si
diffondono
indicazioni
errate.
Cordialmente.
Franco
Della
Rosa
Ameria, 25 aprile
2012
Egregio
signor
Della
Rosa,
ha
perfettamente
ragione,
il
valore
reale
("percepito",
come lo
definisce
nel suo
messaggio)
in
Svizzera
è
diverso
da
quello
di altri
stati,
in
particolare
di
quelli -
come
l'Italia
-
in
cui il
livello
dei
salari e
potere
d'acquisto
sono di
gran
lunga
inferiori.
Una
conferma
ulteriore
della
correttezza
dei
criteri
con cui
viene
stabilito
il
canone
radiotelevisivo
nel
nostro
Paese.
Terremo
senz'altro
conto
della
sua
osservazione
nelle
prossime
pubblicazioni.
La
ringrazio,
e le
porgo i
miei più
cordiali
saluti.
Stefano
Franchini
Responsabile
della
Comunicazione
Esterna
RSI
www.rsi.ch
* Franco
Grazie
Franco,
sei
sempre
gentile
e
soprattutto
uno
studioso
ed
architetto
senza
eguali.
Il
tempo
galantuomo
farà
giustizia
della
ignoranza
...
che
sta
...
massacrando
Guardea.
Con
stima
ed
affetto.
Saluti.
Giampiero
Guardea,
27
maggio
2012
Cosa ci
si può
aspettare da
un'amministrazione
d'ingrati
bifolchi?
*
Buongiorno
Sono
Paolo
Basilici,
architetto
di
Recanati.
Sto
conducendo
da anni
uno
studio
"matto e
disperato"
sulle
famiglie
...
Ho
osservato
il sito
che lei
cura con
cos'
tanta
cura.
Potrebbe
darmi
notizie
sull'oggetto
delle
mie
ricerche?
Sa
qualcosa
che non
so
ancora?
Sentiamoci.
Mi
farebbe
piacere
scambiare
due
chiacchiere.
Grazie
Paolo
Basilici
Recanati,
13
luglio
2012 *
Kantonsbibliothek
Graubünden
Gentile
Signore
Della
Rosa,
...
Le
saremmo
molto
riconoscenti
se
potesse
spedirci
del
libro "L’Areligione
dell’Universo“,
…
per il
nostro
fondo …
Molte
grazie e
cordiali
saluti
Corina
Rinaldi
Leitung
Erwerbung
Il 15 ottobre li spedirò da
Müstair.
*
Al
Presidente
dell’Istituto
per la
Storia
dell'Umbria
Contemporanea,
con
disappunto
e
irritazione
ho
constatato,
consultando
il
catalogo
dell’ISUC,
che
presso
di Loro
sono
depositate
in
copia,
senza
alcun
assenso,
un
cospicuo
numero
di foto
provenienti
dal mio
Archivio
Fotografico
Storico.
É
un’usanza
per la
verità
assai
diffusa
quella
di
appropriarsi
della
fatica
altrui
senza
alcun
indugio.
Gradirei
conoscere
le
modalità
di tale
operazione.
Distinti
saluti
Franco
Della
Rosa
www.grupporicercafotografica.it
CH-Cümun
da Val Müstair
–
Grischun
12
ottobre
2012 Perugia,
19
ottobre
2012 Mario Tosti Perugia, 29
ottobre
2012 Dopo 5 mesi nessuna risposta è ancora giunta! Franco Della Rosa 12 febbraio
2013 *
Grazie Franco!
Complimenti per la
bellissima
abitazione in
svizzera . . .
la visione di quelle
foto della tua opera
mi ha riconciliato
con il mondo . . .
in questo modo,
l’architettura
risveglia e ricorda
valori interiori del
vivere comune che il
mondo di oggi cerca
di strapparci. . .
spero di incontrarti
presto… un caro
saluto a tutta la
tua famiglia.
Claudio Succhiarelli
Roma, 2
gennaio
2013 *
GUIDA:
Repubblica
Ceca e
Slovacchia
–
ottobre
2010 -
edizione
Lonely
Planet -
Edt
Da
quando
la
Cecoslovacchia
è
tornata
divisa è
raro che
un
turista
la
visiti
come in
passato
ed avere
un
Indice
unico in
una
Guida è
un grave
errore,
ne
impedisce
la
consultazione
a meno
che non
si
conosce
il
territorio
prima di
visitarlo,
cosa
molto
infrequente.
Trovo
che una
Guida
turistica,
l’attuale
mi è
stata
regalata
a fine
anno e
la
precedente
“Routard”
anch’essa
zoppicava
molto,
deve
comprendere
una
gamma
ampia di
attrattive,
con ciò
intendo
dire
che non
si deve
limitare
per cosi
dire a
“Chiese
e
Castelli”,
Città e
Paesaggio”
ecc. ma
abbracciare
tutti
gli
aspetti
di per
se di
fatto
visitati.
Ad
esempio
l’assenza
della
località
Ještěd
stazione
sciistica
nota per
la sua
antenna
delle
telecomunicazioni
alla cui
base si
trova un
bel
ristorante
ed un
albergo
è
assente
nella
guida
nonostante
sia
costantemente
visitata.
Un altro
esempio
è
Stramberk
del
quale
non si
evidenzia
l’aspetto
essenziale
ovvero
la
Piazza
fortemente
in
pendenza
quasi
unica in
Ceca.
Di Jan
Palach e
Jan
Zajic
nemmeno
una
citazione
si trova
sia
nella
storia
recente
della
Ceca
sia su
Piazza
Venceslao
dove si
arsero
vivi e
una
piccola
iscrizione
ricorda
il fatto
ancora
oggi con
una
presenza
costante
di
visitatori.
Anche i
miei
quattro
figli,
alcuni
anni fa
sostarono
li con
me
attoniti
in
commosso
silenzio.
Su
Litomyšl
oltre al
Castello
le guide
locali
mostrano
prima
della
Casa del
Cavaliere
l’edificio
graffito
della
Pensione
Paseka
con
l’omonima
libreria
sotto i
portici,
ameno
luogo
ove ho
soggiornato
e
colloquiato
con la
Proprietaria
che mi
ha pure
fatto
omaggio
di un
libro
fotografico
sulla
Praga
del
periodo
dell’occupazione
sovietica.
Spulciando
bene
molte
altre
cose si
potrebbero
evidenziare
anche se
ciò può
risultare
soggettivo.
Comunque
dopo
anni di
carenza
di Guide
aggiornate
(TCI) mi
sarei
aspettato
un testo
più
puntuale,
ricco di
località
e con
meno
“alberghi
e
ristoranti”
che
abbondano
ad ogni
angolo
di
strada.
Franco
Della
Rosa
www.grupporicercafotografica.it
CH-Cümun
da Val
Müstair
-
Grischun
14
gennaio
2013
a pag.
117 si
parla di
“Praga
per
omosessuali”,
ritengo
che per
la
maggioranza
andrebbero
riportati
i
locali,
come
quello
segnalato
a
caratteri
cubitali
sulla
Piazza
di
Rozmberk
con la
scritta
“Kamasutra”.
Grazie.
F.D.R.
15
gennaio
2013
Ed
ancora,
come si
fa a
trovare
Austerlitz
nella
Guida se
non si
conosce
Slavkov?
Non ci
siamo.
F.D.R.
15
gennaio
2013 (Dopo Amen una
flebile risposta) Buongiorno Signor
Della Rosa, e
bentornato (?)
nella Comunità
dei Viaggiatori
Lonely Planet
Italia. dedichiamo la nostra
attenzione.
Questo richiede del
tempo, perché
vogliamo rispondere
a tutti e prendere buona
nota di ciò che ci
viene comunicato. Ad almeno uno è
stato posto rimedio:
la nuova guida
"Praga e la
Repubblica Ceca",
pubblicata a marzo, cita Jan Palach sia
in Piazza Venceslao
che nella striscia
cronologica
nel capitolo Storia.
28
giugno
2013 *
Ciao
Franco,
Ciò che
ho visto
mi ha
riportato
alle
uscite
fotografiche
insieme.
Bellissimi
ricordi
di vita
fotografica
vissuta.
Ti
ringrazio
per lo
spazio
riservatomi
e ti
invio
alcune
mie foto
più le
copertine
dei
libri
che ho
scritto.
e ti
faccio i
complimenti
per
tutte le
tue
belle
foto ed
il
lavoro
svolto
sul
sito.
Orvieto,
29
gennaio
2013
*
Stimà e
char
signur
Della
Rosa
Grazia
fich per
las
bellas
fotografias
veglias
ch’El ha
tramiss.
Nus
pudain
dovrar
bain pel
cudesch
sur da
la Val
Müstair.
Ha El
eir
bunas
fotos
actualas
dals
cumüns ?
Bellas
festas
da
Pasqua e
cordials
salüds
da
Claudio
Gustin
CH-Cümun
da Val Müstair,
28
mars
2013 *
Kantonsbibliothek
Graubünden
- Uffizi
da
Cultura
Egregio
...
Le
saremmo
molto
riconoscenti
se
potesse
spedirci
(La
Storia
si è
fermata
qui;
Ameria
Mezzo
Secolo
di
Storia
allo
specchio
1960-2010;
Come
tutelarsi
da chi
ti deve
tutelare
- la
risposta
al
lettore)
...
Molte
grazie e
cordiali
saluti
Corina
Rinaldi
Leitung
Erwerbung
-
Manadra
da
l'acquisiziun
CH-Cuira,
9 aprile 2013
A breve li farò
avere. *
Le decisioni in
Svizzera spettano al
Popolo!
In allegato la foto
di una votazione
popolare, dove vado
io. Sito consigliato: ore
- 20,45-21
-
rsi.ch
cliccare
Telegiornale Saluti.
Franco
Scusami
per
il
ritardo
con
il
quale
rispondo
ma
ho
visionato
la
tua
e
mail
soltanto
due
giorni
fa. Ho
visionato
la
votazione
popolare
e ne
sono
rimasto impressionato
oltre
che
per
la
partecipazione
anche
per
la
imparagonabile
bellezza
del
posto. Se
vuoi e
ne
hai
l'occasione
teniamoci
in
contatto
e
mandami
foto,
e quant'altro
riguardi
la
svizzera ed
il
posto
dove
attualmente
ti
trovi
così
potrò
condividerne
tutti
i
meravigliosi
luoghi ed
il
rispetto
assoluto
per
le
persone
e
per
le
leggi
che
governano
il
paese. Non
oso
neppure
accennare
al
vergognoso
confronto
con
il
paese
Italia. Un
saluto Paolo Benciari
*
GRUPPO
RICERCA
FOTOGRAFICA
CH-Cümun
da
Val
Müstair
–
Grischun
Al
presidente
della
Chiesa
Cattolica
Sig.
Jorge
Mario
Bergoglio
c/o
SCV-00120
Città
del
Vaticano
Dopo
il
Politeismo
e il
Monoteismo
l’Umanità
ha
bisogno
del
Realismo.
Le
indicazioni
sono
nella
pagina
web
www.grupporicercafotografica.it/l’areligione.htm.
Buona
giornata!
5
settembre
2013
Franco
Della
Rosa
Piazza
G.
Marconi,
2
I-05022
Amelia
(Terni)
S.P.M.
*
...
Ho
frequentato
gli
ultimi
anni
di
apertura
del
Convitto
Boccarini
e
sono
poi
tornato
alcune
volte
trovando
l'abitato
assai
mal
messo.
Di
una
occasione
successiva
ricordo
la
bottega
di
un
fabbro
un
po'
scontroso
che
era
lungo
la
via
tra
il
Comune
e la
Piazza
del
Mercato.
Sa
dirmi
qualcosa
di
lui?
Ci
parlai
un
po'
e mi
ripromisi
ciò
nonostante
anche
di
tornare.
Ora
che
ho
trovato
il
tempo
accompagnato
da
una
mia
nepote
ho
saputo
sul
posto
che
è
morto.
Grazie
da
Gabriele
Costacciaro,
15
settembre
2013
L'unico
fabbro
e
bravo
tornitore
dove
mi
indica
Lei
si
chiamava
Decio
Decimi,
negli
ultimi
anni
di
vita
era
stato
di
valido
supporto
a
mio
Padre
come
fabbro
a
riparare
ingranaggi
di
orologi
da
torre
ma è
stato
anche
di
gran
danno
con
sue
opere
personali
come
la
scadente
e
pericolosa
cancellata
(per
i
pedoni),
che
ha
realizzato
sotto
il
vicino
Arco
di
Piazza,
lavoro
che
poteva
essere
evitato
incrementando
semplicemente
l'illuminazione
lungo
il
passaggio
cambiando una
lampadina
o
realizzando
dei
gabinetti
pubblici
assenti
da
pochi
anni
come
anche le
fontanelle
pubbliche
in
quasi
tutto
l'abitato
tanto
che
la
Scala
della
Loggia
dei
Banditori,
dov'è
una
mia
abitazione,
è
utilizzata
per
intero
come
latrina
dagli
avventori
festaioli
che
giungono
in
frotte
dalla
periferia
a
cadenza
annuale
(ultimamente
grazie
a
loro
e a
chi
li
organizza è
stato
buttato
lo
zerbino
posto
al
mio ingresso
di
casa
superiore
impregnato
di
urina).
Poteva
anche
evitare
l'orribile
corrimano
lungo
le
ex
scalette
di
Piazza
Marconi
o
quello
all'inizio
della
scala
della
Loggia
ancora
dei
Banditori
(sostituito
poi dallo
scrivente
e
integrato
con
il
secondo
posto
dietro
il
parapetto
(per
far
salire
mio
padre
alla
carica
dell'orologio
lungo
l'omonima
Scala
-
tutto
gratuitamente
-
come
il
"rostro"
in
alto).
Anni
fa
regalò
generosamente
ad
un
ragazzo
in
difficoltà
un
"Ape"
della
Piaggio
in
aiuto
alla
sua
attività di
addetto
alle
"Affissioni".
Poche
anni
prima
aveva
distrutto
lo
Studio
storico
del
fotografo
Olimpiade
Pernazza
al
n.c.
188
di
Via
della
Repubblica,
creando
anche problemi
con
la
gronda
di
casa
mia!
Personalmente
mi
chiese
180.000
lire
per
tagliare,
con
una
sega
automatica,
un
cilindro
di
ferro
destinato
ai
tre
pesi
dell'Orologio
di
Piazza
Marconi
(in
sostituzione
dei
sassi
legati
alla
meglio
che
qualcuno
aveva
messo
in
passato),
cilindro acquistato
da
me a
Terni
a
10.000
lire,
per
il
quale
mi
aveva
anticipato
che
non
voleva
niente!
All'amico
Antonio
Girotti
chiese
70.000
lire
per
due
saldature
su
una
bicicletta
"Graziella"
che
allora da
nuova
ne
costava
di
meno!
Durante
il
recupero
della
mia
abitazione
anzidetta,
convinto
che
i
pesi
dell'orologio
dovevano
scendere
sino
a
terra
(o
forse
sottoterra!),
mi
creò
fastidi
con
il
Comune
senza
rendersi
conto
della
fesseria
che
sosteneva
per
la
sua
incompetenza.
Non
ho
altri
ricordi
se
non
quello
che
disponeva
di
una
Motoguzzi
con
Sidecar.
Una
persona
dai
comportamenti
alquanto
contorti.
Saluti,
Franco
Della
Rosa
CH-Cümun
da Val Müstair,
23
settembre
2013
P.S.
– A
sue
spese
aveva
fatto
ripristinare
le
scalette
di
Piazza
Marconi
togliendo
il
bitume
stradale
e
ricollocando
al
loro
posto
i
due
pilastrini
“propiziatori”
in
pietra
a
monte
delle
scalette
che
giacevano
in
deposito
a
pochi
metri
nella
grotta
di
Ciro
Pagliaricci.
Appena
morto,
il
comune,
ha
rimosso
il
lavoro
di
Decio
ed è
tornato
tutto
peggio
di
prima.
*
É
meglio
domandarsi
come
possono
esistere
le
chiese
dato
che
le
religioni
non
hanno
fondamento
!!!
www.grupporicercafotografica.it/l'areligione.htm
Franco
della
Rosa
Subito
scaricato
il
suo
libro!
Grazie
di
cuore
per
il
suo
"dono"
da
persona
"normale",
di
solito
etichettata
sprezzatamente
come
"atea":
mi
sembra
un
contributo
notevole.
Ho
letto
solo
alcune
parti,
ma
lo
stile
mi
ricorda
piacevolmente
quello
di
Sam
Arris
(La
fine
della
fede).
Grazie
ancora.
Lucio
P.
Jesi,
1
novembre
2013
*
[05/12/2013
18:43:44]
Roberto
Piciucchi:
Caro
Amico
come
…
[05/12/2013
18:47:25]
Franco:
Dal
livello
di
maleducazione
…
[05/12/2013
18:49:03]
Roberto
Piciucchi:
Mi
spiace
che
sia
maleducato
Tu
sei
stato
sempre
un
Gentiluomo.
[05/12/2013
18:50:08]
Franco:
Oggi
la
formazione
non
è
più
data
dalla
comunità,
tant'è
che
è
scomparsa!
…
Da
un
colloquio
su
Skipe:
*
Gentile
sig.
Della
Rosa,
finalmente
trovo
la
convinzione
di
scriverle.
Dico
convinzione
perché
ho
sempre
temuto
di
disturbarla,
pur
avendo
molte
cose
da
dirle
o da
chiederle.
Ad
ogni
modo,
ritengo
quanto
meno
doveroso
ringraziarla
per
le
sue
opere
professionali
e di
“volontariato
culturale”.
Ne
ho
beneficiato
per
molto
tempo,
talvolta
inconsapevolmente,
quasi
sempre
gratuitamente,
e
vorrei
quanto
meno
manifestarle
la
mia
gratitudine.
Mi
sono
recato
in
biblioteca
per
rileggere
il
suo
“Un
secolo
allo
specchio”
e ho
riscoperto
un
gioiello.
Ed
altri
lavori
mi
sembrano
insuperati,
pur
a
distanza
di
qualche
anno.
Hanno
cambiato
profondamente
il
mio
modo
di
vedere
le
cose,
dandomi
una
nuova
sensibilità.
Certi
articoli
andrebbero
fatti
studiare
a
scuola.
come
la
bellissima
sistemazione
della
piazza
del
municipio,
per
dirne
uno.
Dico
solo
che
per
me
sono
lezioni
che
mi
sforzo
di
applicare
ogni
giorno.
Penso
che
dovrebbe
essere
lo
stesso
per
moltissimi
altri.
(Vienna),
2 gennaio
2014
Grazie
per
l'apprezzamento
che
denota
rarissima
libertà
di
pensiero.
Ameria, 2 gennaio
2014
*
Signor
Della
Rosa
ho
scoperto
questo
splendido
sito
per
caso.
Lo
trovo
immensamente
grande.
Grandissima
passione
e
notevolissima
conoscenza.
L'ho
scoperto
perché
cercavo
informazioni
sull'eremo
di
Santa
Illuminata.
Noi
siamo
stati
l'ultima
famiglia
che
ha
abitato
nella
casa
di
Santa
Illuminata.
Conosco
tutti
i
particolari
di
quel
luogo,
anche
cose
che
nessuno
sa.
Ho
vissuto
sino
all'età
di 9
anni
ma i
miei
ricordi
sono
nitidissimi.
Mi
sento
di
dover
ringraziare
tutti
per
il
lavoro
che
avete
fatto.
Ora
continuerò
ad
esplorare
questo
splendido
sito
che
mi
riporta
indietro
nei
ricordi.
Vorrei
un
giorno
incontrarLa.
Saluti
vivissimi.
Sandro
Magnasciutto
Vanegono
Inferiore
(PV),
22
ottobre
2014
*
Egregio
architetto,
mi
chiamo
Carlo
Papalini
e
vivo
a
Giove,
le
scrivo
questa
breve
lettera
per
ringraziarla
del
valore
sociale
dei
suoi
insegnamenti
sull'arte
e
l'ambiente
del
nostro
paese.
Con
stima
e
gratitudine.
Carlo
Papalini
*
*
Gentile
Architetto,
non
potevo
sperare
in
una
risposta
più
rapida
e
soddisfacente!
(Notizie
sul
fotografo
Sisinio
Marini)
la
ringrazio,
farò
certamente
riferimento
al
Suo
lavoro.
Cordiali
saluti
Elizabeth
Jane
Shepherd.
Roma,
14
marzo
2015
*
Su "stimolo"
di Christian
Corvi
Bologna,
16
giugno
2015
Ameria
Abitato,
Abitanti,
Attività,
Automobili
Sino
all’inizio
degli
anni
’60
all’interno
dell’abitato
salivano
(su
ruota)
carri
agricoli
(visti
da
me)
insieme
alle
pochissime
automobili
(mio
Padre
ne
aveva
addirittura due
con
autorimessa
in
Piazza
Mazzini,
ex
autorimessa
Colonna,
vano
capiente
con
bellissimo
portone
oggi
rimosso
e
deturpato
da
un
cancellaccio
di
un
fax-simile
di
negozio
d’immigrati
ghettizzati
(fotografia
in
archivio).
In quel periodo - molto recente - la maggior parte
delle
strade
interne
era
a
doppio
senso
di
marcia,
al
Pastificio Federici
(1888)
arrivavano
anche
gli
autocarri
con
rimorchio
a
scaricare
prodotti
da
lavorare
e da li partivano più volte la settimana quelli della Ditta
con
la
merce
da
vendere
in
tutta
la
penisola.
Il 2 gennaio 1972 ritirai
la
patente
di
guida
e il
18-20-22
maggio
dello
stesso
anno,
su
mia
richiesta,
fu
effettuata
la
prima
rilevazione
del
traffico
veicolare
all’interno
dell’abitato
ordinata
dal Comando
dei
Vigili
Urbani,
geom.
Liberio
Rossi,
a
dimostrazione
delle
mutate
e
consolidate
differenze
d’uso
della
viabilità
in
appena
un
decennio
(copia
originale
è
ancora
in
mio
possesso
e
comprende
sia
il
tipo
di
mezzi
e di
traffico
–
oltre
2.300
mezzi
in
transito
tra
le
ore
7 e
le
20 –
schede,
n°
parcheggi
pubblici).
Oggi
a
causa
della
periferia
e
dell’abbandono
del
centro,
che
ha
dimenticato
all’interno
i
servizi
pubblici
divenuti
un’ossessione
per
i
residenti
residui,
il
traffico
è
stimabile
in
circa
6-7.000
veicoli/giorno
(http://www.grupporicercafotografica.it/esposti.htm
).
Da oltre un decennio era in corso l’inutile e illegale
costruzione
della
periferia
urbana
ed
era
appena
stato
approvato
il
devastante
Piano
Regolatore
Generale.
In quel periodo – ovvero ieri l’altro –
l’abitato
aveva
i
suoi
abitanti
al
completo
e
tutte
le
sue
attività
artigianali,
commerciali
e i
servizi.
Nella
zona
alta,
Piazza
Marconi
e
intorno,
sino
agli
anni
’80
–
ovvero
ieri
– si
disponeva
di
due
banchi
“frutta
e
verdura”
(Terzo
Suatoni
e
Nunzia,
l’altro,
Gino
veniva
addirittura
ogni
mattina
da
san
Pellegrino
di
Narni
con
Moglie,
banco
e
merce),
il mercato
settimanale
del
pesce
(il
titolare veniva
da
Tarquinia),
il mercato
degli animali
vivi
da
cortile
(veniva
dalla
campagna),
la farmacia
comunale
(400.000.000
di
lire
di
attivo
l’anno,
venduta
al
monopolio
privato
dal
sindaco
pro-tempore
importato
tale Luciano
Lama),
il bar
(di Peppe,
poi
Cerri,
poi
Fabio,
poi
- sino
al
fallimento
causato
dalla
periferia
- Silvana),
una
Tintoria
(Enrica
e
Anna),
un
Calzolaio
(Lillo),
una
Cartoleria
(Fefo
Feroce),
un
Barbiere,
un
“editore”
(Marcello
Perelli),
ricami
e
arredi
(Paccariè),
una
Macelleria
(Pierino
che
veniva
da
Penna
in
Teverina),
un
banco
di
biancheria
e
oggetti
per
la
casa
sotto
l’Arco
di
Piazza
(Pietro Maglienti),
a
palazzo
Petrignani
l’A.S.S.A,
l’E.C.A.
ecc.
In
direzione
comune:
una
sala
parrocchiale,
una
rivendita
di
legna
e
carbone
(Costantini),
un
fabbro
(Decimi
Decio),
un
“antiquario”
(Orazio Monzi),
due
negozi
di
alimentari
(Fidalma
e
Lina,
poco
più
avanti
Giovanni
Nicolucci),
il
forno
“Lanfaloni”,
l’osteria-trattoria
Vincenzo
Antonini,
un
negozio
di
abbigliamento
(Bruna,
poi
Norma),
più
avanti
l’osteria
“l’Alberetti”
e
altri.
In
direzione
Piazza
Catena:
un
falegname
(Vittorio
e
David Guerrini),
la
Tipografia
F.lli
Leone
e
Lamberto
Leoni, un Calzolaio (Giuseppe Quadraccia, “Peppe
Ciocco”),
una
Parrucchiera
(Rita
Gorilla),
la
macelleria
di
Anacleto,
Iside,
Eliana
e Vania,
una
Pretura
Circondariale,
un
medico
(Carlo Chiappafreddo),
il
sellaio
(Luigi Patacchia e moglie),
a Croce di Borgo
l’orologiaio
(Giuseppe Polidori),
l’antica
drogheria,
due
macellerie, due
fotografi,
due
fruttivendoli,
un
barbiere,
una
ferramenta,
un
corniciaio,
una
gelateria
e
“Fichi Girotti”, il
falegname Pernazza,
il
forno
di
“Mariano”
e
numerosi
altri
(centinaia
di
attività,
altro
che
i mercatini
folcloristici della
fantascienza).
Sino
a
maggio
del
1963
anche
l’Ufficio
Postale
era
in
Piazza
Marconi,
poi migrato
a L.go
C.
Colombo
quindi più
a
valle
nel
capolavoro
odierno.
Naturalmente
c'era
un
Ospedale,
un
comune,
un
Teatro,
chiese,
banche, scuole
di
tre
ordini
oltre
a
quella
materna
e di
musica,
il
collegio
interregionale
di
sant’Angelo, l’orfanotrofio
santa
Caterina,
sedi
di
Associazioni
varie
ecc.
C’ERA
TUTTO!
E
TUTTO
AGEVOLMENTE
RAGGIUNGIBILE
A
PIEDI
DA
TUTTI!
A
scendere
e a
salire
numerosi
altri
Esercizi
Artigianali
e
Commerciali.
IL
TRAFFICO?
SEMPRE
IN
CRESCENDO,
È
STATO
FABBRICATO
DALLA
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
ESATTAMENTE
IN
70
ANNI,
DALLA
LIBERAZIONE
AD
OGGI!
Ogni
Metro
Cubo
costruito
in
periferia
corrisponde
ad un
Metro
Cubo
abbandonato
all’interno
e un
nuovo
Metro
Cubo
di
autovetture
in
circolazione
continua
entro
le
mura per
raggiungere
servizi
ormai
rimasti
fuori
luogo!
I
PROBLEMI
DEL
CENTRO
NEGLI
ANNI
’70
E
SUCCESSIVI,
SINO
AD
OGGI?
POTEVANO
NON
ESISTERE!
BASTAVA
CONSERVARE LA
PRESENZA
DEGLI
ABITANTI
E
DEI
SERVIZI!
ERA
TUTTO
PERFETTAMENTE
ADEGUABILE
ANCHE
A
NUOVE
ESIGENZE
E
NEL
RISPETTO
DELLA
STORIA!
BASTAVA
SOLO
VOLERLO
… ED
ASCOLTARE
… !
OGGI
NON
SI
RIESCE
PIÙ
A
CAMMINARE!
L’EX
DIRETTRICE
DELLE
SCUOLE
MEDIE,
VANIA
PAIELLA,
ADDIRITTURA,
PERCORRE
IN
AUTO
VIA
GARIBALDI
IN
SENSO
VIETATO,
QUINDI
SCENDE
SULLE
SCALETTE
DI
VIA
PIACENTI
E
RIPONE
L’AUTO
SOTTO
IL
LETTO!
Nel chiudere il mio intenso
impegno
locale,
iniziato
a 14
anni
nel
’67
(si
vedano
sotto
i
documenti)
con
il
trasferimento
dell’attività
a Guardea,
tra
il
1987
e
l’88,
con
il
n° 3
e 4
del
mensile
ARCHEOLOGIA
del
Gruppo
Archeologico Amerino
da
me
fondato
e
diretto)
avevo
già
donato
a
questo
luogo
divenuto
infame,
tra
i
numerosi
Studi,
Ricerche
ed
altri
Contributi
sociali
prodotti
(naturalmente
gratuitamente),
anche un
Progetto di
Parcheggio
interrato
sotto
l’orto Farrattini
con
ingresso
esterno
nel
tratto
di
mura
scomparse
http://www.grupporicercafotografica.it/archeo4.htm.
Parcheggio
che
poteva
trovare
anche
le
sue
difficoltà
–
superabili
– e
che
poteva
essere
integrato
da
un
secondo
parcheggio
interrato
fuori
Porta
Leone IV, volendo anche gratuito per
le
casse
della
pubblica
amministrazione
distribuendo
la
spesa
tra
cittadini-proprietari. Il Centro per
posti
di sosta
pubblici
era
ed è
autosufficiente
specialmente
se
si
aggiungono
vani,
purtroppo
senza
più
speranza
di
uso
tradizionale
(alcune
legnaie
e
cantine
per
fare
vino
ed
altro),
come
da
esempio
in
Piazza
Marconi
http://www.grupporicercafotografica.it/Nacci.htm
.
UN’AMMINISTRAZIONE
DI
SMANIOSI
SOMARI
GUIDATI
DA
INTERESSI
INDIVIDUALI
HA
MASSACRATO
IN
30
ANNI
30
SECOLI
DI
CIVILTÀ
E
STORIA LOCALE!
E
CONTINUA
SOTTO
LA
GUIDA
DI
SCHIERE
DI
TECNICI
PIÙ
SOMARI
DI
LORO!
SONO
ADDIRITTURA
RIUSCITI
A
PROGETTARE
LA
VIABILITÀ
DI
PIAZZA
XXI
SETTEMBRE
IN
VERSIONE
“FLIPPER”,
QUESTO
(UN
GEOMETRA ASSESSORE
IN
CARICA)
NEGLI
ANNI
’90
ALLA
MODICA
CIFRA
DI
50.000.000
DI
LIRE!
SPARITA
L’ARMONIA
DEGLI
ABITANTI
OGGI
L’ABITATO
È IN PREDA ALLA MALEDUCAZIONE DEI CONDUCENTI,
DEL RUMORE E DEI FUMI DI SCARICO DEI MOTORI!
Contrariamente a quello che si afferma non esiste e non è
mai
esistita
un’isola
pedonale
del
centro.
Si
tratta
solo
di
una
presa
per
il
culo
inventata
da
un
certo
Riccardo
Romagnoli
(altro
importato),
che
circa
20
anni
fa
(ordinanza
disponibile)
prevedeva
un
fac-simile
di
chiusura
dopo
che
erano
entrati
tutti
–
amministratori
e
dipendenti
pubblici
frontalieri
– e
riapertura
quando
dovevano
uscire!
Oggi,
ancor
peggio,
il
fax-simile
di
isola
pedonale
sbandierata
allora
tramite
una
devastante
strada
che
ha
violentato
Porta Posterola
consente
a
chiunque
di
transitare
nelle
24
ore
(strada
che
non
ho
mai
visto).
Soluzione:
“Programma
fumo
negli
occhi”.
MENTRE
L'AMMINISTRAZIONE
DA
40
ANNI
CONTINUA
A
GIOCARE
INSIEME
AGLI
EMIGRATI
IN
PERIFERIA
I
RESIDENTI
RESIDUI
SI
DEVONO
SORBIRE
6-7.000
AUTOVEICOLI
LUNGO
LE
STRADE
INTERNE
E
SOTTO
LE
FINESTRE
DI
CASA
!!!
Tutti
gli
scritti
che
compaiono
senza
nome
in
merito
a
problematiche
storiche,
urbanistiche,
viarie
ecc.
pubblicati
in:
L’ATOMO,
anche
sotto
la
voce
"Centro
Studi
e
Ricerche
della
Soc.
Res
Tre"
dal
6
gennaio
1979
al
31
ottobre
1980;
ARCHEOLOGIA,
(Notiziario
1-2-3)
dall’8
giugno
1983
e
dal
n° 0
al
n°
30
dicembre
1998;
GRUPPO
RICERCA
FOTOGRAFICA,
ultimi
45
anni;
NOTIZIARIO
ELVETICO,
2014
e
2015
quando
non
portano
il
nome
di
altri
Autori
sono
tutti
miei
scritti.
Franco
Della
Rosa
Ameria,
17
giugno
2015
Buongiorno,
posso
solo
dire
che
è
stato
ed è
tuttora
un
declino
epocale,
un
abbrutimento
di
massa
...
una
società
impazzita.
Forse
solo
una
certa
irragionevolezza
può
motivare
ad
andare
avanti,
troppi
fatti
imporrebbero
di
desistere.
Christian
Corvi
Bologna,
23
giugno
2015
*
ciao
...
non
so
se
si
ricorda
di
me
...
sono
la
signora
che
ha
incontrato
stamattina
in
chiesa
a S.
Agostino
...
ed
ero
insieme
ad
una
mia
amica
...
mi
chiamo
Orietta,
la
mia
amica
"
Sabrina
"...
ci
tenevo
a
farle
i
complimenti
per
la
bella
mostra
fotografica
...
diciamo
che
...
ho
dato
un'
occhiata
un
po'
di
fretta
...
ma,
...
appena
ho
un
po'
di
tempo,
guarderò
tutto
con
calma
...
mi
fa
piacere
averla
conosciuta
...
lei
è
una
persona
di
gran
cultura
...
ed è
un
vero
piacere
ascoltarla
...
il
suo
sapere
mi
affascina
...
la
ringrazio
per
avermi
dato
la
possibilità
di
scriverle
...
spero
di
incontrarla
ancora
.......
Ameria
Rodoni+Co
Hohlstrasse
30 (Lato
Kurzgasse)
8004 Zurigo
Grazie per
averci
trovati. È
una sorpresa
che un
Autore
desideri
dare
in omaggio i
propri
lavori di
ricerca sul
territorio.
Non so
quanti
italiani
provenienti
dall'Umbria
siano
presenti a
Zurigo ma
sarà
interessante
conoscere
l'architettura
rurale di
Narni e
altro.
La
ringraziamo
con cordiali
saluti
Elisa
Rodoni-Cavedon
….. e
ricordato la
sua generosa
offerta
omaggio.
Oggetto:
Vero/Falso
Karlihofplatz
Innanzitutto mi
scuso per il
ritardo: le lettere
che riceviamo
sono moltissime e a
ciascuna
Grazie per averci
voluto segnalare
quelli che appaiono
come punti deboli
della guida.
Se avesse occasione
di sfogliarla e
volesse comunicarci
la sua opinione a
riguardo, ne saremo
lieti.
Il suo nome sarà
pubblicato nella
pagina dei
ringraziamenti
sulla prossima
edizione della
guida.
Un cordiale saluto
Annarosa Sinopoli
complimenti
per il
sito,
credimi
però che
ci vuole
tanto
tempo
per
visionarlo
tutto.
Ti
faccio i
migliori
auguri
per
tutte le
tue
aspettative
sia
personali
che per
quanto
riguarda
l'associazione
culturale
Un
saluto
Rino
Rinaldi
Karlihofplatz

Terni,
7
giugno
2013
)
Mi
chiamo
Christian
Corvi
e
dopo
molti
mesi
in
cui
ho
letto
regolarmente
il
sito
del
Gruppo
Ricerca
Fotografica
Eviterei
di
dilungarmi
ma
mi
consenta
di
chiarire
estensivamente.
Conoscevo
alcune
delle
sue
pubblicazioni
e
sul
sito
del
GRF
le
ho
riscoperte
a
distanza
di
anni.
La
maggior
parte
dei
suoi
studi
mi
erano
invece
sconosciuti
e
oggi
sono
per
me
una
pura
fonte
di
cultura.
Eccezionali
sono
i
suoi
articoli
in
cui
evidenzia
le
tante
bruttezze
e le
sopravvissute
bellezze
della
città.
Ho
scoperto
anche
che
molti
lavori
di
architettura
che
apprezzo
li
dobbiamo
a
lei,
Lascio
in
ultimo
le
sue
tante
battaglie
civiche,
che
si
commentano
da
sole.
Continuerò
a
seguirla
sperando
in
cose
nuove.
Scusi
se
l’ho
disturbata,
tanto
le
dovevo.
I
miei
saluti
più
cordiali,
Christian
Saluti.
Franco
Della
Rosa
*
Franco,
tra le carte di don Sandro ho visto questa immagine di san Lorenzo;
sul
retro era scritto "negozio di via Garibaldi".
Tu la conosci? Di che si tratta: affresco, tela, antica, moderna? E quale
negozio è?
Se puoi, dimmi qualcosa.
Ciao, Emilio (Lucci)
Roma, 10 novembre 2015
Si, era un piccolo affresco rimasto integro sino a pochi anni fa, poi caduto a terra per incuria.
Lo fotografai poco prima della chiusura del negozio di alimentari detto di Fidalma
allora gestito da Lina,
era posto sulla volta del primo ambiente per lungo tempo schermato e non visibile.
Era
firmato con l’autoritratto del pittore.
Più volte lo sollecitai a don Sandro, dandogli anche una foto,
anche se non mi ricordo perché a lui (proprietà ecclesiastica o altro?).
Quindi non c’è più. Resta anche a colori nelle mie foto finché non elimino
tutto.
Ciao, Franco
Grazie mille, Franco,
per la gentilezza.
Emilio
(Lucci)
Roma, 11 novembre 2015
*
Ciao, grazie (per la comunicazione del Notiziario n° 4 - I Sem. 2016).
Ho già letto buona parte degli articoli, gli altri li vedrò meglio più tardi.
A parte i toni ... molto alti, sui contenuti hai tutte le ragioni.
Di nuovo ciao e Buon Natale.
Emilio (Lucci)
Roma, 1 dicembre 2015
C
iao,o si è onesti o disonesti.
Non si può vivere con un piede di qua e uno di là.
(io la scelta, sociale, l'ho fatta a 14 anni)
Buone Feste, Franco
*

All'Associazione "L'Angolo della Memoria"
Buon dì,
... lo scrivente non è mai stato un oratore e non ama attività da protagonismo.
Non so quale può essere stata l'opinione dei presenti per l'evento.
Importante comunque che sia risultato utile per la conoscenza
di questo personaggio molto significativo ...
Franco Della Rosa
3 maggio 2016
Il filmato della serata:
http://www.stigliano.net/categories/48-spettacoli-ed-eventi/302-la-vita-di-jimmy-savo
L'opinione, ottima anzi sono rimasti affascinati, chiaramente non si tratta di protagonismo,
nella presentazione è normale che siete in prima linea,
eravate l'unica persona a conoscenza della storia di Jimmy, capisco il vostro disagio,
io ho lo stesso problema tento sempre di evitare di stare al centro dell'attenzione,
quanto posso sfuggo, delle volte è inevitabile, bisogna sottostare a queste forme
per dare l'utile del caso che si è preso a cuore, se non era per lei, Savo chi l'avrebbe conosciuto?
Chi è sensibile, si trova costretto a mettere da parte certe sue contrarietà per tentare
di far riemergere le cose che ne valgono la pena, dobbiano sforzarci a farlo.
Ciao e a presto. Rocco Derosa
Stigliano (Matera), 4 maggio 2016
*
Viaggio fatto !!!!!
Una settimana
fantastica !!!!!
Organizzato in due
giorni
all'ultimo momento
per me con tanti
dubbi, ma è andato
tutto bene!
Grazie a Franco che
mi hai fatto
conoscere un paese
stupendo !!!!!
del viaggio (Repubblica Ceca).
Tatiana Starkova
Budrio (Bologna), 26 maggio 2017
*
Caro Franco,
ti ringrazio per aver realizzato una splendida pagina dedicata allo zio Emilio.
Come al solito sei puntuale nel rinverdire i punti salienti della nostra storia.
Sono ormai quasi 50 anni di vita in cui tu con coerenza, professionalità ed amicizia sei sempre riuscito
a costellare positivamente tutte le occasioni e gli eventi che hanno arricchito notevolmente
il nostro bagaglio di importanti ricordi riuscendo, nel contempo, ad incrementare con le tue opere
il nostro humus di sensibilità e di apprezzamento verso forme di arte non solo accademiche,
ma rivolte ad ogni aspetto di vita corrente o,
come diceva il nostro amico fotografo Tripoli Benedetti, "di vita minima".
Anche con la tua professione di architetto ci hai insegnato in tutti questi anni il reale
rispetto e giusta valutazione che si devono a ciò che ci hanno tramandato i nostri avi.
Con questa composizione dedicata allo zio, con sottofondo di un concerto di Bach
(se non erro Brandeburghese con un'atmosfera di pasoliniana memoria),
hai toccato il vertice delle mie più profonde corde emozionali.
Grazie ancora
Con affetto
Paolo (Boccalini)
Roma, 17 settembre 2016
*
Al sito web
www.romafaschifo.itsu un "attacco" di routine alla nuova Amministrazione Capitolina
É da un pezzo che Roma fa schifo,
non è certo più la Roma fotografata dall’amico Tripoli Benedetti http://www.grupporicercafotografica.it/Tripoli.htm.
Fa schifo a causa dei romani contemporanei che per ventenni
hanno sostenuto la criminalità politica organizzata.
Mi sembra troppo, troppo presto prendersela con la nuova
Amministrazione Comunale che ha contro tutti.
Non è meglio, onestamente, collaborare guardando come si opera altrove
ed anche all’estero dove, contrariamente a qui, vige l’interesse comune?
É da 50 anni che va in discesa nel completo degrado occorre tempo
per riordinare e crescere, anche per le soluzioni più adatte da adottare.
Saluti, Franco Della Rosa
GRUPPO RICERCA FOTOGRAFICA
CH-Cumün da Val Müstair – Grischun
www.grupporicercafotografica.it
Non sai di cosa parli, perché prima di scrivere idiozie non ti informi?
l'anonimo di romafashifo
Roma è degradata per il disadattamento mentale dei romani.
É la più grande fabbrica di maleducazione del Centro Italia,
nota in tutto il mondo.
Ho frequentato Roma per 15 anni ed ora la evito, grazie a voi.
Copiate dagli ex barbari d’oltre confine!
Qui è tutto riunito in un unico motto nazionale, e funziona tutto:
Unus pro omnibus, omnes pro uno
(LA)
Einer für alle, alle für einen (DE)
Un pour tous, tous pour un (FR)
Uno per tutti, tutti per uno (IT)
In per tuts, tuts per in (RM)
Franco Della Rosa
25 giugno 2017
*
Ciao,
Franco,
grazie
per
la
tua
“pagina”
(http://www.grupporicercafotografica.it/ritagli.htm)
che
guarderò
con
più
attenzione
…
Mentre
guardavo
le
tue
immagini
pensavo:
quanto
talento
sprecato!
Franco
sei
una
delle
persone
più
intelligenti,
poliedriche
e
creative
che
io
conosca.
Non
puoi
rimanere
fermo
in
Svizzera!
Il
tuo
talento
va
riverberato
sugli
altri
…
Buon
pranzo
e
grazie.
Ameria, 7 agosto 2017
*
A Virginia Raggi,
buon dì.
Il M5S e Lei in particolare siete l’orgoglio nazionale!
Buon lavoro.
Un piccolo omaggio svizzero è in:
www.grupporicercafotografica.it/GRF2017-6.pdf
Franco Della Rosa
CH-Cumün da Val Müstair – Grischun, 28 agosto 2017
*
Gentilissimo,
Le esprimiamo, per conto della Sindaca di Roma, Virginia Raggi i suoi sentiti ringraziamenti
per le parole di incoraggiamento e di stima che ha espresso nei suoi confronti.
L’occasione è gradita per porgerLe i più cordiali saluti.
Lo Staff di lasindaca@comune.roma.it
Roma, 24 novembre 2017
*
Trattando di Jimmy Savo
www.grupporicercafotografica.it/jimmysavo.htmSe valesse qualcosa potremmo proporla per la cittadinanza stiglianese honoris causa.
Buona sera
Felice Lacetera
Stigliano (Matera), 20 novembre 2017
*
Grazie, Franco, appena avrò un po' di tempo leggerò il notiziario.
Ora sono impegnatissima con i preparativi per il santo Natale ed anche con Pa... che amo alla follia.
Sono contenta che la mantovana ti sia piaciuta.
Appena mi hai regalato il libro, a casa, lo ho sfogliato soffermandomi sulle foto e su alcuni tuoi scritti.
Mi hai regalato un libro meraviglioso!
Quello comperato questa estate non avevo potuto farlo in quanto Cat........ se lo è portato subito a casa sua.
Non finirò mai di ringraziarti! Sei un uomo generosissimo !!!!!!!
Ti ho subito apprezzato, appena ci siamo conosciuti.
Ah, potessi ritornare indietro, quando si lavorava, anche con tante difficoltà.
Tutto passa !!!!!! Quel tempo non ritornerà più.
Di nuovo auguri! Bacetti al tuo nipotino. Giuseppina
Ameria 24 dicembre 2017
*
Salve Franco,
non è assolutamente mia abitudine insistere rispetto alle intenzioni o alle volontà altrui.
Nonostante questo, non posso non farLe giungere la richiesta di diversi cittadini
che si auspicano la Sua partecipazione nell'Assemblea di Domenica.
Io non conosco esattamente la situazione ma credo di aver compreso ampiamente
cosa essa può aver generato nella Sua vita.
Io non credo nel riscatto o nella rivalsa, quindi non colloco una Sua eventuale presenza
in una così limitativa intenzione;
invece, credo che potrebbe essere un momento di riflessione per tutti e di grande riflessione.
Le persone oggi sono stanche, logore e soprattutto più consapevoli dello stato in cui versa il nostro Paese.
E per questo più consapevoli degli errori commessi.
Questo potrebbe riflettersi in occhi ed orecchie più attenti e in cuori e in menti più aperte,
più disposte al confronto e al valutare il lavoro importantissimo da fare sul territorio.
Noi avremmo bisogno di Lei, della Sua presenza e questo lo dico con estrema sincerità.
Sarebbe un apporto soprattutto morale per noi averLa presente in sala, nel ruolo di relatore o di spettatore,
questo non importa, lo deciderebbe senz’altro Lei.
Abbiamo cercato di fare un buon lavoro e la nostra unione ha avuto una grande risonanza,
diamo un esempio in questa immensa valle di lacrime!
Un esempio di unità, di condivisione al di là di tutto, al di là delle origini, delle estrazioni e delle generazioni.
La situazione, a detta di moltissimi cittadini, è “deprimente” , così in molti me l’hanno descritta.
Nessuno crede più in niente e in nessuno.
Le associazioni, tutte quelle presenti sul territorio, hanno fallito.
Questa giunta devasterà Amelia irrimediabilmente.
Noi abbiamo riaperto uno spiraglio e la risposta , almeno sembra, si sta facendo sentire.
E questo spiraglio lo abbiamo aperto insieme.
Ci pensi, Franco.
Darebbe una grande possibilità a tutti noi.
Buonanotte,
Simona (Casinelli)
Ameria 12 maggio 2018
Buon dì,
ringrazio per il ripetuto e apprezzato invito, in mia
rappresentanza posso mandare 2 pacchi (10 copie)
del volume "Ameria un secolo di storia allo specchio
1860-1960" e un messaggio.
MESSAGGIO ai presenti:
L'autore ha chiuso definitivamente con questo luogo e
non vuole rapporti con i concittadini.
Tratta soltanto argomenti che si frappongono alla propria
vita.
Invia il volume "... un secolo di storia ..." che è un
testo base per capire come le scelte
della stragrande maggioranza dei cittadini, associate a quelle della pubblica amministrazione,
hanno ridotto in pochi anni tutti noi.
Di seguito una osservazione ricevuta da Christian Corvi:
Il volume, per 10 copie insieme, è venduto ad €. 30,00/cd (50% dell'iniziale),
all'importo minimo di una pizza con bevanda per due (tempo di consumazione c. 1 ora).
Contiene l'identità dell'acquirente e, se conservato fuori la portata della pioggia, può durare alcuni secoli,
può essere lasciato per formare figli, nipoti, pronipoti
ecc.
Il ricavato è destinato al pagamento della Tipografia.
P.S. - Un sito web gratuito
www.grupporicercafotografica.it
offre in c. 7.200 pagine di riassunto
un contributo di conoscenza sociale, sito oggi affiancato dal Notiziario elvetico www.grupporicercafotografica.it/NotiziarioGruppoRicercaFotografica.htm
con il prossimo numero particolarmente ricco e
significativo per la storia amerina.
*
IL PRIMO CRETINO ITALIANO DEL 2019 HA IMPIEGATO 1 GIORNO,
DALL'ANNUNCIO DI VENDITA, PER MOSTRARSI AL NUOVO ANNO!
VENDITA Archivio Fotografico "Della Rosa" composto da circa 150.000 immagini di cui
circa 20.000 d'interesse locale, negativi b.&n. - colore - dia, formato 135 e 120,
unitamente a circa 400 lastre 18x2413x18 - 9x12 - 6x9 riguardanti rispettivamente Ameria - Umbria -
Italia (dal 1968 al 1990 - c. 1500 immagini di fabbricati rurali scomparsi, centinaia di affreschi
ed opere pittoriche distrutte, migliaia di immagini di città e territorio trasformato
negli ultimi trent'anni, interni di palazzi e conventi arredati e vissuti,
arredo urbano, orologi e fontanelle pubbliche, organi storici, aree siti e reperti archeologici,
pulizia e decoro urbano, mostre conferenze, documenti catasto e mappe antiche, personaggi,
attività musicale, vita politica, ecc.) e Ameria/Italia - Costume e Ritratto (dal 1880 al 1968 -
con foto in unico originale). Il monitoraggio della storia sociale, civile e religiosa
e la vita tranquilla in particolare di una parte
dell'Umbria prima dell'abbandono dei luoghi storici.
Nell'Archivio sono comprese n° 2.673 immagini di Hong
Kong negli anni sessanta con la stessa tematica,
ovvero: Vita sociale, feste, cori, spettacoli, teatro, sport, musica, concerti, ritratto, vita quotidiana,
musicisti, compleanni, funerali, chirurgia,
incidenti, moda, costume ...
L'Archivio Fotografico "Della Rosa" è stato dichiarato
di "Interesse Storico Particolarmente Importante"
da parte del Ministero per i Beni Culturali in data 8
giugno 2007
dettagli in grupporicercafotografica/annunci
Ciao Franco, ti contatto per l'annuncio Amelia - umbria, te pare che se avevo 400.000 mila euro
compravo ste cazzate che vendi tu?? Hahahaha! Hahahaha! ma roba da Matti!! 400.000 mila euro?
ma falla finita!
Sig. Frocioni Frocioni
Subito.it, 5 gennaio 2019
·Capisco, uno che si chiama per nome e cognome Frocioni
non può avere interesse per la propria identità.
Buona giornata.
·www.grupporicercafotografica.it
*
“Su quella sedia veniva a piangere Verdiana per la figlia”
Marcella Zampa
Ameria, 24 gennaio 2019
*
Gentilissimo signor Della Rosa,
mi chiamo Giulia Cardoni e vengo da Todi,
frequento l'ultimo anno della magistrale
in "Beni archeologici, artistici e del
paesaggio:
storia, tutela e valorizzazione" presso
l'Alma Mater studiorum di Bologna (sede
Ravenna).
Sto lavorando al mio progetto di tesi
riguardante la valorizzazione integrata
del castello di Forte Cesare nei pressi
di Castel dell'Aquila (Montecastrilli, TR).
Una collega mi ha riferito che lei aveva
fatto un servizio fotografico
per il giornale l'Atomo nel 1979 inerente
Forte Cesare.
Per la mia tesi dovrei fare una
ricostruzione virtuale dell'interno
basandomi
sulla fotografia attuale e se possibile
sulle foto che ritraggono gli interni prima
del loro crollo.
Ho visto i suoi lavori nel sito Gruppo di
Ricerca Fotografica
e sarei onorata di incontrarla e
chiederle se possibile informazioni sul
castello
e se è possibile vedere le foto da lei
scattate.
Spero di non averla disturbata e di avere
presto sue notizie,
cordiali saluti,
Giulia Cardoni
Todi, 2 aprile 2019 Buona
sera,
come anzidetto per telefono si può vedere qui:
-
-
http://www.grupporicercafotografica.it/quotidiani.htm
alcuni articoli di cronaca
- Prof. Maccaglia Giuseppe 0744 988250 o 935096 se
ancora validi.
Saluti, Franco Della Rosa.
Ameria, 2 aprile 2019
*
Bravo
Franco!! E ti
ringrazio per avermi inviato un bell'articolo, che
mi ha commossa non poco. (Jimmy
Savo in: Corriere dell'Umbria, di Rieti, di Siena,
di Viterbo, di Arezzo) Emerge
la parte più profonda del tuo essere, la tua natura
generosa e rispettosa dei talenti umani. Hai
valorizzato questo artista ingiustamente
dimenticato, come
del resto tante altre figure o monumenti qui in
Umbria e altrove, perché
sei un attento e scrupoloso custode della memoria
che ama, come me,
conservare, mantenere e ripristinare lo spirito e
l'essenza delle persone e dei luoghi. Un
caro saluto Gabry
(Gabriella Massarotti) Terni, 9 aprile 2019
*
Ciao Franco complimenti per il notiziario.
Ma gli articoli che riguardano Ameria dovrebbero
essere letti da tutti.
Ti prego come si può fare?
Anna R
Ciao e grazie, faccio quello che posso. La
diffusione del periodico è libera se vuoi girare gli
scritti su altri canali lo puoi fare. Franco
Va bene grazie se riesco lo mando per wapp, vediamo.
Condivido completamente quello che affermi negli
articoli interessantissimi.
A presto Anna R
Ameria,
11 giugno 2019
Prego, quindi qualcuno mostra interesse?
Franco
Grazie. Non abbandonarci sei la nostra migliore
coscienza critica Anna R
Ameria,
14 giugno 2019
Ciao,
Franco, grazie per la tempestività con cui hai risposto.
Avevo telefonato anche a casa.
Mi ha
risposto Lisa e sentivo parlottare il bambino. L'ho
sentita molto contenta,
le ho
detto che tu sei "impazzito" per questi nipoti e lei è
orgogliosa di te.
Grazie
per le informazioni che mi hai dato: ho scritto subito a
G....a e "incollato" le tue informazioni
+ il
sito su quello che mi hai scritto sulla famiglia Nacci
al signore che me le aveva chieste.
Chi,
meglio di te, è documentato su Amelia? Hai fatto vivere
di rendita tutti i nostri "storici"... (si fa per
dire!!!!!!).
Un'altra perla che hai incastonato è Jimmy Savo.
Interessantissima la documentazione che mi hai mandato,
grazie.
Se
penso che te ne stai in Svizzera, invece di profondere
il tuo sapere qui, mi viene una certa rabbia.
Gli
Amerini cosa si perdono! Mi auguro che tu possa aver
fatto o possa fare qualche incontro interessante.
Per il
resto, consideralo un capitolo chiuso della tua vita.
Non dobbiamo fossilizzarci sul passato,
il
futuro è davanti a noi, può darsi ... pieno di piacevoli
sorprese. Te lo auguro di gran cuore.
Buon
pomeriggio e a presto.
Ancora
grazie di tutto. Giuseppina (Monzi)
Ameria,
6 agosto 2019 *
Nello scorso fine
settimana ho passato due giorni ad Amelia,
pernottando presso
la Villa San
Valentino. So che è stato lei a ristrutturala, con
la ditta Bericocchi.
Ebbene devo dirle che
quell'abitazione è davvero un bel posto in cui
stare,
qualcosa di speciale
che è davvero difficile dire. Tutto è impeccabile,
dal pavimento al
solaio, al caminetto della sala, alla balaustra in
legno del piano di sopra,
agli infissi a mezza
luna del corridoio di sotto e al portico di fuori.
Tutto è bello,
proporzionato e ben disposto, non ci sono eccessi,
tutto si fa apprezzare,
senza sovrastare,
tutto si lega. Un'oasi di piacere in un mondo di
caos.
Come dicevo è
difficile esprimerlo. Impeccabile è giusto, ma è
poco.
Bello e piacevole
sono anche appropriati, ma non ne spiegano in che
modo.
Signorile forse, se
non lasciasse intendere qualcosa di maniera.
Invece li tutto è
chiaramente autentico, pensato e artigianale.
Il proprietario mi ha
detto che all'esterno ha fatto qualche scelta fuori
schema
per l'illuminazione e
io stesso ho visto i faretti sopra il portico,
chissà magari ci sono
altre cose che sono state fatte successivamente che
lei
non avrebbe voluto.
Ma si fidi, è davvero una gran bella opera, anche a
distanza di 30 anni.
Beato chi ha avuto la
fortuna di averla avuto come architetto.
Perché non credo che
qualcuno possa essere stato così colto
e lungimirante da
sapere in anticipo tutto quello che avrebbe
ottenuto.
Christian Corvi
(su abitazione rurale
Marsili/Ponzo a Porchiano del Monte)
Bologna, 4 novembre
2019
*
l’Arch. Franco Della Rosa; negli anni ‘80 “sull’Atomo”
per esempio lo stesso, proponeva la realizzazione
di
parcheggi multipiano all’interno del Centro Storico (n.d.r.
interrati), oppure suggeriva come realizzare facciate,
piani
del colore, recupero dei vecchi edifici, interventi nei
palazzi storici Amerini,
fornendo dati e un’accurata documentazione storica.
(n.d.r.
poi storpiate dall'ufficio tecnico e amministrazione
comunale insieme alla Piazza ...) .
(Soprintendenza ai beni culturali - Archivio di Stato)
fosse stato dato il giusto spazio,
Amelia
sarebbe come uno dei Comuni meglio conservati
dell’Umbria (n.d.r. ?)
"Espressioni di Clienti e
Conoscenti "
Nel
contempo ho tanta rabbia per quello che poteva essere e
non è stato.
Con la
tua lungimiranza avevi, 40-50 anni fa , mettendoci
sempre la faccia,
indicato la strada da seguire avendo individuato nello
scellerato PRG di Amelia le cause del disastro
che si
è puntualmente verificato. Sono stato testimone di
alcuni studi (censimento dei fabbricati rurali)
che
erano alla base dei tuoi ragionamenti sullo sviluppo
urbanistico di Amelia.
Fai
bene a lasciare tutto per inscritto, in questo magnifico
sito del grf. ,
affinché quelli che oggi si pongono domande, qui trovino
le giuste risposte.
Per
quanto mi riguarda, nel mio piccolo, ho cercato di fare
pubblicità a questo enorme sforzo
che in
tutti questi anni hai fatto per Amelia. Spero che un
giorno, non troppo lontano,
ti
venga restituito il riconoscimento che meriti.
Trento, 5 marzo 2020
*
Ciao Franco,
Grazie per il tuo (se posso
dare il tu) bello messaggio!
Mi piace molto sentire che hai
visto la mia serie. ...
... Ma abiti a Piazza Marconi?
Che bello. Abbiamo comprato un palazzo (Marcheggiani)
e lo stiamo ristrutturando,
piano piano.
Nel frattempo, siamo a
Porchiano dove abbiamo una villa che abbiamo comprato 14
anni fa.
Pero adesso sto a Londra, e
sembra che non sarebbe facile tornare in Italia, non lo
so.
Spero che "andrà tutto bene" e
ci possiamo incontrare presto!
Mi piacerebbe molto. ...
Dominic (Minghella)
“Ieri sera sono andato a cena in un comune del Perugino
non proprio lontanissimo da Amelia. ...
... Ho potuto notare che praticamente era tutto ben
ordinato ...
... Allora io mi domando: noi Amerini non abbiamo avuto
le stesse possibilità? ...
... Perché c'è questa differenza? Siamo proprio diversi
noi Amerini, per non dire altro?” ...
... "risposta" a Romildo Beniamino da parte di Renzo
Varazzi ...
... Semplicemente, non abbiamo creduto nei giovani di
allora che esprimevano proposte molto serie, uno su
tutti,
Delle capacità professionali di Franco basta citare il
recupero delle Cisterne Romane di Amelia
Ecco se a questo Architetto, nonché eccellente studioso
di storia locale, in grado di rapportarsi con gli Organi
Statali
... ma ormai è tardi ... (ecco l’articolo dell’Atomo
scritto nel 1979!!!)
http://www.grupporicercafotografica.it/l'atomo19.1.jpg
...
... replica rimasta senza risposta ...
Trento, 2 marzo 2020
... dopo la richiesta d'inserimento nella pagina
http://www.grupporicercafotografica.it/unautore.htm
Ho letto Franco e sono onorato che nel sito in questione
vengo citato anch’io per questo colloquio social.
Nel frattempo tieni duro come tuo solito.
A presto.
Renzo
PS - lo sito web avevo già visto tante volte - che meraviglia! che tesoro informatico! E che lavoro!
Londra, 16 marzo 2020
*
Ciao
(Maria Luisa),
Ho
precisato che qualcuna mi è venuta bene e lui,
sconfinando ampiamente, ha poi aggiunto:
"Be come
fotografo sei stato sempre al Top".
Grazie, Franco! Un
cimelio del passato che mi riporta a quando ero
ragazza, a quando eravamo ragazzi,
alla nostra amicizia e
alle emozioni e ai turbamenti che mi abitavano
allora, ne sono certa,
anche se ne ho solo un
ricordo confuso.
Un caro saluto a Roberto.
Buona notte e a presto.
(Perugia, 30 marzo 2020)
*
QUESTI SONO I PROBLEMI D'ITALIA!
Gent.mo,
tempo fa lessi un suo articolo, in cui criticava il
mancato uso del termine “opus signinum”
per indicare il cementizio altrimenti noto come
cocciopesto.
In allegato un articolo del prof. Braconi, archeologo
classico dell’Università di Perugia
e allievo del prof. Coarelli, che sostiene la
scorrettezza di tale uso.
Cordialità
(Ameria) 22 aprile 2020
Massimiliano Bardani
ieri Roberto, in un raro colloquio video via
Skype, mi ha ricordato una tua foto da lui
definita bellissima.
Gli ho quindi spiegato che la foto poi inviata
(e qui allegata) è bellissima perché lo è Luisa!
... Ameria, 30 marzo 2020
Saluti, Franco.
Grazie anche per le tue generose parole.
Buon
dì,
grazie
per
l'attenzione.
Purtroppo
costoro,
quando
avranno
completato
queste
disquisizioni,
si troveranno in chiusura d'argomento senza il materiale
del contendere.
Circa 35 anni fa ebbi un colloquio telefonico di 3-4 ore
con una funzionaria
della Soprintendenza Archeologica dell'Umbria (credo), se non sbaglio si chiamava Angela Tufani,
mi chiedeva consigli proprio su questo tipo di malta perché aveva il problema di proteggere
con "copertine" le superfici scoperte di murature di scavo, evitando i cementi.
Poco tempo dopo mi inviò un suo libro dal titolo, circa
"Le malte del restauro".
Nel frattempo, quotidianamente, si progetta, finanzia ed
esegue la cancellazione della propria identità.
Ho ricordato questa constatazione e/o "impegno intellettivo" con un esempio nel mio Periodico
http://www.grupporicercafotografica.it/GRF2016-4.pdf
a p. 14.
Non sono un iscritto a tipo "povera italia nostra" e
ancor meno tengo più
ad avere relazioni con il mondo accademico e dintorni.
Non amo più, da tempo, interessarmi a questi individui e
ancor meno agli affini
delle cosiddette soprintendenze o agli associati ad
ordini e collegi "professionali".
Da diversi anni "scrivo" (senza vocazione e capacità)
soltanto per tenere le distanze
dalla realtà odierna e su argomenti strettamente legati alla mia persona, nel quotidiano
(oltre confine il mio impegno è esattamente opposto).
Tutto questo vista la distruzione in appena trent'anni
di trenta Secoli di Storia. Grazie
della segnalazione, non sapevo ce l'avesse tanto
con l'associazione, della
cui sezione amerina sono presidente. Ma,
vede, con tutti i limiti, ritengo valga la pena
mettersi in gioco con altri per
tutelare ciò che si ritiene prezioso. L'uomo come
l'albero cresce ritto solo fra i propri simili.
Cordialità
Massimiliano Bardani
É un esempio in mezzo alle altre 100 praticamente
tutte inutili.
Franco Della Rosa
Grazie, comunque, Franco Della Rosa.
Buona serata.
*
Grazie Franco,
ho visto gli articoli che mi citavi ieri sera sul notiziario ultimo 2019 “fumettoni urbani Amerino .....”
e l’altro articolo del filmato che citasti nel 2018 mandato in onda su Rai 5 anche recentemente .....
effettivamente anche per me che non sono uno studioso come te mi sembrano delle evidenti corbellerie per non dire peggio.
Appena avrò più tempo, (pensione) voglio rileggere tutti i numeri di Archeologia che hai pubblicato
sul sito e approfondire meglio gli argomenti.
Ricordo ancora lo splendido corso che tenesti con Ragni (a proposito sai .... ?) nel 1987 nei locali del S. Angelo.
Su questi pseudo social tutti parlano senza cognizione di causa, senza un serio studio,
senza citare fonti, con ricostruzioni quantomeno fantasiose.
Ciao.
Renzo (Varazzi)
(Trento, 21 maggio 2020)
*
Buona sera,
essendo in corso la ricostruzione dell'Eremo Camaldolese di santa Illuminata di Guardea,
questa mattina su invito dell'ex assessore comunale Varazi Pascuccio sono stato in Comune a visionare
(insieme ad una Dipendente comunale) diverso materiale lapideo proveniente da santa Illuminata, lì depositato.
Nel contempo mi sono recato presso la chiesa Parrocchiale e l'orto limitrofo accompagnato dal Parroco.
É auspicabile il rientro/uso a santa Illuminata del materiale accantonato.
Qualora la Diocesi è disponibile al riuso, visti i lavori strutturali in corso,
è necessario effettuare un trasferimento immediato, in modo da valutare tempestivamente la ricollocazione
o comunque il deposito murato nella più attinente Chiesa di santa Illuminata.
In attesa di risposta cordialmente saluto.
Il Progettista e Direttore dei Lavori, Franco Della Rosa
Ameria, 26 settembre 2020
Santa Illuminata non è proprietà nè della diocesi nè della parrocchia. Se ho ben capito è del comune.
Comunque grazie.
Saluti
don Claudio
Terni? 28 settembre 2020
C'è ancora chi non ha difficoltà nemmeno a seguire un
ciarlatano che diceva d'essere il figlio del creatore.
www.grupporicercafotografica.it/l'areligione.htm
Saluti
l'egregio Franco
*
Grazie per tutti questi notiziari ... mi scuso per il
ritardo nella risposta.
Ho girato il tutto anche a mio papà che è originario
di Terni e ama in modo viscerale la sua Umbria.
Ha molto apprezzato il volume su Ameria che l’Alberti
gli ha voluto regalare per ringraziarlo
di una breve ospitalità nella sua casa ad Assisi.
Come già avevo intuito dai colloqui a Laives, i
notiziari sono molto diretti e denunciano l'inattività
e,
spesso, i veri e propri danni che, chi dovrebbe
essere preposto a tutelare, perpetra ai danni dei beni
“tutelati”.
In gran parte condivido queste posizioni. La nostra
strepitosa Italia è così piena di bellezza
(artistica, paesaggistica, gastronomica, culturale in
generale),
ovunque uno si giri, che spesso mi chiedo perché gli
stessi italiani (politici, amministratori, privati
cittadini)
non si rendano conto che viviamo in un Paese unico al
mondo, che basterebbe questo,
se ben governato e rispettato e tutelato, per
produrre reddito per tutti
(visto che l'anelito al “reddito” è quel mostro che
tutto divora e distrugge se non ha un tornaconto
immediato!).
Purtroppo si fanno i conti quotidianamente con
l’ignoranza e la presunzione
che “con la cultura non si mangia”... e infatti siamo
tutti denutriti!!!
Denutriti soprattutto nella capacità ormai di
riconoscere la bellezza e di indignarci quando viene
distrutta.
Infatti ci siamo assuefatti alle mostruosità delle
bruttezze architettoniche che affiancano,
se non addirittura soppiantano, la bellezza che ci
circonda e che “sopravvive”,
quando ci riesce, solo grazie alla passione, al
tempo, alle competenze e al buon senso di tutti i
volontari
delle varie associazioni culturali (qui a Savona,
dove vivo, mi sono iscritta a due associazioni culturali
- “Società Savonese di Storia Patria”, molto attiva
nella valorizzazione e divulgazione del patrimonio
storico locale,
e alla sezione Sabazia dell'Istituto Internazionale
di Studi Liguri”, che si occupa con molte difficoltà,
e devo dire anche ostacoli (!!!!) da parte del Comune
stesso, di valorizzare l'area archeologica
e il museo civico archeologico della città, un
gioiellino lasciato a sé stesso dalle stesse istituzioni
e,
ovviamente, snobbato dagli stessi cittadini).
Povera Italia ... bisognerebbe ricominciare dai
bambini a nutrirli con sana cultura,
cominciando dalla propria città!
Comunque, grazie ancora per i notiziari.
Saluti
Veronica (Duranti) - 5 gennaio 2021
*
Ancora complimenti ... sui diversi siti ho visto un
lavoro di livello in diversi
ed eterogenei interventi nel territorio ... veramente
congratulazioni ...
sono rari progettisti capaci di coniugare capacità
progettuali e ricerca.
Marco
Filippucci - Università di Perugia - 25 febbraio 2021
*
Stimà sar Franco,
Per l’interessanta lectüra cha
vain surgni cun charta dals 05.07.2021 dschain nus
grazcha fich.
In quist sen giavüschain nus ad El
sar Franco ün bel temp d’utuon e s’allegrain sün ün
revair in Val Müstair.
Cordials salüds
p.i. da la presidenta, duonna Gabriella Binkert
Becchetti,
Not Manatschal, chanzlist
Cumün da Val Müstair
Forum, Ch-7537 Müstair
(Stimato sig. Franco,
Vi ringraziamo per l’interessante
lettura che abbiamo ricevuto con la lettera del 5 luglio
2021.
Con questo in mente, vi auguriamo un bell’autunno
e non vediamo l’ora
di rivedervi in Val Müstair.
Cordiali saluti
A nome del presidente, la signora Gabriella Binkert
Becchetti, ...)
*
... a proposito di Barbiana e Lorenzo Milani ...
Buongiorno
Franco,
ti ringrazio per questo messaggio: mi hai permesso di
visitare un posto che mi interessa e che mi sono,
da sempre, riproposto di andare a vedere, ma i più
disparati motivi, a volte anche coglioneschi od
indolenti,
non mi hanno permesso di realizzare, ma comunque c'è
l'ho sempre in programma.
Il tuo "occhio fotografico speciale" riesce sempre a
colpire i punti nevralgici di una situazione
egregiamente documentata,
trasmettendone, nel contempo, i valori e lo spirito a
livello empatico, che il sottoscritto,
per sua esplicita natura, recepisce anche in questa
occasione.
Un caro saluto. Paolo (Boccalini)
Roma, 23 luglio 2023
Barbiana, 24 giugno 2007
*
Oggi, dopo alcuni anni ho avuto un lungo colloquio
con suor Adeodata (Tina Peru. 1943)
amica da quando era giunta all'Orfanatrofio di santa
Caterina.
Tra i vari ricordi, più volte mi ha detto che l'ho
aiutata tanto e nel salutarmi
ho avvertito la sua commozione prossima al pianto.
Franco, 13 novembre 2025
.jpg)
I Ragazzi con Adeodata nel cortile dell'Orfanatrofio 16 ottobre 1972
*


(socio fondatore quattordicenne) viaggiare per conoscere volontariato sociale
(Socio di Italia Nostra ai tempi di Giorgio Bassani - 1965 - Associazione lasciata all'inizio degli anni '80
contemporaneamente alla dissoluzione della civiltà italiana)

volontariato sociale - lavorare e studiare

viaggiare per studiare e per conoscere

volontariato sociale - lavorare gratuitamente per chi chiede aiuto

volontariato sociale - lavorare gratuitamente per chi chiede aiuto


Fondazione Associazione "Ameria Umbra"

volontariato sociale - organizzare e documentare


studiare e approfondire

spontaneo e molto imparziale riconoscimento
*

Falso elogio e ambiguità

Ricatto personalizzato ricevuto a causa dell'attività sociale svolta

L’apprezzamento di Federico Zeri della mia nuova Piazza Pietro Panfili
e Sede Comunale di Guardea (Settimanale Grazia, 14 novembre 1997)

Punizione pubblica a causa dell'attività sociale svolta

Un raro riconoscimento.
*
Piazza dell'Anarchia già Piazza Guglielmo Marconi
*
Libro "Interventi e-mail e non" in formato pdf
*
vedi anche: www.grupporicercafotografica.it/esposti.htm